L'ordine sulla nave da guerra: "Spumante e tartine a De Giorgi"

Nel 2012 una interrogazione parlamentare accese i fari su una comunicazione di servizio della nave "Mimbelli" che ordinava di preparare champagne e mandorle tostate nel caso in cui si fosse presentato l'ammiraglio De Giorgi

Foto da Wikipedia
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Non c'è solo il dossier sul Capo di Stato Maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, comparso oggi sui quotidiani nazionali. A quanto pare, l'ammiraglio amava lo champagne e le belle feste in nave. O almeno è questo quello che, documenti alla mano, ha fatto emergere un anomimo marinaio che ha realizzato un dossier su De Giorgi.

Eppure, già nel 2012 le polemiche investirono l'ammiraglio. Nel settembre del 2012, quando De Giorgi era ancora "solo" il Comandante in Capo della Squadra Navale, l'ufficiale a capo della nave "Francesco Mimbelli" redasse una "comunicazione di servizio permanente per la visita del Sig. Comandante in Capo della Squadra Navale (CINC)". Tradotto dal gergo militare, le direttive per gestire anche all'ultimo minuto le eventuali visite di De Giorgi a bordo della nave. "Ogni mattina - si legge nel documento - in particolar modo quando il sig. CINC è in Base Navale a Taranto, l'Ufficiale in Comando d'Ispezione, dovrà accertarsi della effettiva presenza in quadrato Ufficiali di una idonea bottiglia di spumante/champagne tenuta in fresco in riposto Ufficiali, nonché biscotti al burro e mandorle da tostare al momento a cura del cuoco di servizio/addetto al Quadrato Ufficiali". Non solo. Per le visiti di De Giorgi, il comandante della Mimbelli aveva previsto che "il personale addetto al Quadrato Ufficiali o l'addetto ai Quadrati Unificati (durante il fine settimana/giornate festive) dovrà essere in tenuta di rappresentanza pronto a servire mandorle tostate e spumante/champagne". Infine, per permettere a tutti di passare una conviviale rassegna dell'ammiraglio, "la cucina dovrà approntarsi a preparare bruschette e pizzette calde da servire in Quadrato Ufficiali".

La comunicazione di servizio non passò inosservata. E dopo alcuni articoli di giornale montarono le polemiche nel mondo militare. Soprattutto per via della richiesta di obbligare alcuni militari a prestare servizio "extra" anche nei giorni festivi solo per servire mandorle e champagne a De Giorgi. Tanto che la vivenda arrivò anche alla Camera dei Deputati, con una interrogazione a risposta scritta firmata da Stanislao Augusto (Idv). Il deputato chiese, in particolare, se il governo fosse a conoscenza di altre comunicazioni simili "riguardo a visite a bordo da parte del CINC, che sono state emanate da altre navi".

L'allora ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, se ne lavò le mani, affermando che era una "iniziativa del comando di bordo tesa ad interpretare motu proprio i dettagli di ospitalità a bordo della propria nave".

Eppure, a quanto pare (De Giorgi ha smentito tutto il dossier su di lui), quella di accoglierlo con bollicine e feste non era un caso isolato.

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