Fabio Tuiach è stato licenziato dall'Agenzia per il lavoro portuale del porto di Trieste. L'ex consigliere comunale è uno dei leader delle proteste contro il Green pass ed era in prima linea nell'occupazione del molo prima che la polizia effettuasse lo sgombero del varco 4. Inoltre, è stato più volte ripreso in piazza Unità durante i sit-in, prima che l'area venisse inibita alle manifestazioni. Durante il primo giorno di manifestazioni ebbe uno scatto d'ira quando vide che alcuni suoi colleghi varcavano i cancelli d'ingresso per prendere servizio, non mostrando solidarietà verso la protesta.
La raccomandata datata 10 novembre con la quale gli è stata comunicata la risoluzione contrattuale recita: "Le comunichiamo la decisione di adottare il provvedimento di licenziamento per giusta causa". Il testo è stato pubblicato dai media locali. La giusta causa che gli contesterebbe l'Agenzia per il lavoro portuale del porto di Trieste è data dal fatto che Fabio Tuiach aveva manifestato e tenuto un comizio quando era ufficialmente in malattia dal lavoro. Prima della raccomandata con la comunicazione del licenziamento, a Tuiach era stata recapitata una contestazione disciplinare lo scorso 28 ottobre. Tuiach si sarebbe difeso sostenendo di essere uscito per manifestare negli orari consentiti dalla legge. Tuttavia, l'Alpt gli contesta di avere materiale fotografico e video che dimostrerebbe il contrario.
"Ho cinque figli, mia moglie è commessa part time: andremo a mangiare alla Caritas", avrebbe commentato Tuiach alla stampa locale. Poi, l'Ansa riporta che il portuale avrebbe aggiunto: "Lavoro in porto da quando avevo 18 anni: ora farò valutare la mia posizione da un avvocato e spero la situazione si risolva quanto prima consentendomi di tornare a lavorare in porto. Non mi resta che pregare, andando a recitare il rosario in piazza dell'Unità".
Il portuale, che in passato è stato anche un pugile, proprio durante le manifestazioni contro il Green pass ha contratto il Covid. Più precisamente, Tuiach ha dichiarato di essersi contagiato con il coronavirus dopo l'utilizzo degli idranti da parte delle forze dell'ordine durante lo sgombero del varco 4. "Qualche giorno fa ero davanti agli idranti e sono rimasto tutto il giorno fuori bagnato. Credo che con la temperatura di Trieste a fine ottobre è impossibile non prendere un malanno in questi casi e infatti sono stato subito positivo al tampone di farmacia", ha dichiarato quando ha riferito di aver contratto la malattia. In queste ore ha ricevuto anche il certificato di negatività.
Il caso di Fabio Tuiach è solo uno dei tanti.
È stato rilevato che dall'introduzione del Green pass obbligatorio per i lavoratori del pubblico e del privato si sia registrato un incremento notevole dei certificati medici presentati nelle aziende. Venerdì 15 ottobre, primo giorno d'ingresso del provvedimento, i certificati inviati all'Inps sono stati più di 94mila. Il venerdì precedente erano stati 76.851.
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