Fa il bagno in mare con la mascherina e rischia di annegare ma, per fortuna, due bagnini intervegono tempestivamente per metterlo in salvo. L'uomo, un anziano di 76 anni di Pescara, non ha riportato danni e si è già rimesso nonostante il grande spavento.
Cosa è accaduto
Attimi di grande paura ieri, venerdì 3 luglio, nelle acque fra gli stabilimenti Jumbo e Nettuno, sulla riviera nord di Pescara. Attorno alle ore 9.30 del mattino, un bagnante ha rischiato di soffocare perché la sua mascherina si è inzuppata al punto tale da togliergli l'aria. Secondo le prime ricostruzioni, il 76enne si sarebbe diretto in mare per fare il bagno ma, nonostante sia consentito togliere la mascherina in acqua, pare abbia preferito tenerla ben stretta al volto in misura preventiva. Il dispositivo, una Ffp2, si è intriso così di acqua impedendogli quindi di respirare e di ritornare verso la riva.
L'intervento dei bagnini
Per fortuna, due bagnini in attività, Mattia Fracassi e Luigi Del Gaudio della Compagnia del mare-Lifeguard, hanno notato l'anziano agitarsi in mare e, senza indugiare un solo secondo, si sono tuffati per soccorrerlo. Un intervento provvidenziale quello dei due operatori che sono riusciti a trasportare l'anziano verso la riva appena in tempo: una manciata di secondi in ritardo e la vicenda sarebbe presumibilmente evoluta in tragedia. Stando a quanto riferisce Leggo.it, l’uomo non ha riportato nessuna conseguenza di tipo respiratorio, se non un grande spavento che ha generato il panico tra gli altri bagnanti. Alla fine, tutto si è risolto per il meglio. Il Presidente della Compagnia del mare-Lifeguard ha espresso con orgoglio i complimenti ai due bagnini-eroi: "Sono stati pronti, coraggiosi e determinati a risollevare una situazione che poteva sfociare in tragedia".
Quando indossare la mascherina
A tal proposito, è bene ricordare che le mascherine, chirurgiche o “di comunità” (ossia fatte in casa secondo i requisiti dell’Istituto Superiore di Sanità), sono obbligatorie quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza, nei luoghi al chiuso e affollati.
In spiaggia, così come in tutti gli altri spazi all'aperto, non sono obbligatorie posto che sia garantito il distanziamento sociale. In mare non deve essere utilizzata in quanto vi è il rischio che il dispositivo imbarchi acqua ostacolando la regolare attività respiratoria o, come nel caso del bagnante pescarese, provocare soffocamento.
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