Non si placa la polemica attorno alle misteriose intrusioni nella villa di Celentano a Pescate e al conseguente dispiegamento di carabinieri a protezione del "molleggiato" e consorte.
Nel comune, infatti, ci sono solo otto carabinieri e, da quando una cospicua percentuale dell'esiguo numero è stata assegnata a presidio della villa del noto cantante, il territorio sarebbe rimasto scoperto e i suoi 25mila abitanti senza la protezione delle forze dell'ordine. O almeno così ha lamentato il sindaco di Pescate, Dante De Capitani.
Ma Maria Teresa Baldini, consigliera regionale, non ci sta e replica al primo cittadino: "Il sindaco è conosciuto come "Sceriffo", ma questo non lo autorizza a giudicare l'operato dei carabinieri, i quali svolgono sempre il loro lavoro al meglio delle competenze richieste dal loro ruolo".
"La caserma di Olginate, che è preposta a coprire sia il territorio di Olginate sia quello di Pescate, conta solo 8 militari dell'Arma - afferma in una nota l'esponente di Fuxia Peolple - De Capitani non si pone minimamente il problema primario e cioè, che indipendentemente dalla vicenda di Celentano, il numero dei carabinieri in questo territorio è esiguo."
"Il sindaco, nel criticare l'operato dei carabinieri agisce in modo poco saggio e soprattutto poco corretto - continua Baldini - invece di parlare di fantomatici addetti alla sorveglianza, perché non si fa promotore
nel richiedere l'assunzione di nuovi militari? Gli stessi carabinieri, seppur in numero così ridotto, fanno tutto il possibile, ma nel caso di Pescate si parla di soli otto agenti!" conclude la consigliera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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