Marina Ripa di Meana: "Così provai a sedurre Eugenio Scalfari"

Marina Ripa di Meana ha svelato un lato privato del suo passato parlando di un episodio che ha vissuto in compagnia di Eugenio Scalfari

Marina Ripa di Meana: "Così provai a sedurre Eugenio Scalfari"

Dopo il caso Harvey Weinstein, tanti volti dello spettacolo italiano hanno raccontato alcuni retroscena sulla propria carriera. E tra questi c'è Marina Ripa di Meana che ha svelato un lato privato del suo passato parlando di un episodio che ha vissuto in compagnia di Eugenio Scalfari. Con una lettera aperta al Corriere della Sera, la regina dei salotti afferma: "Erano gli anni ’80 - spiega -, avevo appena pubblicato I miei primi quarant’anni, imperversavano i film sulla mia vita, ero sulla cresta dell’onda, quando su Repubblica uscì una vignetta di Pericoli e Pirella decisamente offensiva nei confronti miei, di Sandra Milo e Marta Marzotto. Vittorio Ripa di Meana, fratello di mio marito Carlo, e avvocato di Repubblica, avvertì Scalfari che la faccenda era molto seria e che il giornale rischiava una pesantissima querela". A questo punto Marina Ripa di Meana entra nel vivo del racconto e spiega il suo incontro con l'allora direttore di Repubblica: "Venne a casa mia per scusarsi e chiedermi come si poteva lavare l’onta senza spargimento di sangue. In quel momento mi ricordai che spesso Scalfari aveva detto che 'ero la donna più bella del mondo, che era folgorato dalla mia simpatia'. Allora mi accostai vicina vicina a lui sul divano della mia casa di via Borgognona e con un bel po’ di presunzione tentai di sedurlo seduta stante. Dopo qualche ammoina, gli dissi: 'Perché invece di mettere di mezzo avvocati e querele, non mi dedichi la copertina del Venerdì?'. Lui però rimase imperturbabile, si ritrasse garbatamente con il suo famoso aplomb, non si lasciò sedurre e non mi fece nessuna copertina del Venerdì. Poi la faccenda passò nelle mani degli avvocati".

Infine un commento sulla vicenda che ha travolto Weinstein con le accuse di violenze e abusi: "Licenziato dalla sua stessa casa di produzione, espulso dall’Accademia degli Oscar, privato della Legion d’Onore che la Francia gli aveva concesso ai tempi di Sarkozy, indagato da Scotland Yard, abbandonato dalla moglie Georgina Chapman. Non staranno esagerando?".

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