Un giovane marocchino residente a Conegliano, in provincia di Treviso, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver tentato di entrare all'interno della base aerea di Aviano con un badge falso. Il venticinquenne, su una Bmw 318, era in compagnia di due soldatesse statunitensi. Un episodio grave, accaduto nella notte tra il 7 e l'8 luglio scorso e emerso solo ora, che solleva interrogativi inquietanti sui sistemi di sicurezza a protezione di una delle più grandi strutture militari statunitensi in Europa.
Delle varie basi militari statunitensi presenti in Italia, quella di Aviano è la più importante. Lì sono di stanza il 31. Fighter Wing con due squadroni di cacciabombardieri F-16 e lo squadrone per il controllo aereo. Una base ritenuta molto importante per ragioni geografiche e strategiche, anche in virtù dei nuovi possibili scenari di crisi internazionale.
Quello che doveva essere un perimetro invalicabile, si è dimostrato lacunoso nei controllo e nelle procedure di sicurezza utilizzate per regolare l'accesso alla base. Infatti, è emerso che nonostante il fermo della notte tra il 7 e l'8 luglio, il marocchino era entrato più volte all'interno della base utilizzando lo stesso badge, falso perché appartenuto a un vero soldato dell'Usafe.
Il 25enne era riuscito più volte a sfuggire ai controlli dei militari statunitensi e dei carabinieri,
che presidiano gli accessi a ridosso dei quali sono sistemate anche barriere antisfondamento di cemento e dispositivi in grado di bucare ogni pneumatico. In teoria un sistema inaccessibile, salvo l'utilizzo di badge falsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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