Marsala, lite sui migranti a messa tra prete e sostenitrice Lega

La polemica inziata con la lite in chiesa si è poi spostata su Facebook con il botta e risposta tra i due. La causa è stata la frase contro la Lega a termine dell'omelia

Marsala, lite sui migranti a messa tra prete e sostenitrice Lega

Scoppia la lite all’uscita dalla messa a Marsala, nel trapanese, tra Don Francesco Fiorino e l’ex consigliera comunale socialista, Fanny Montante, ora sostenitrice di Salvini.

Davanti alla navata affollata della chiesa di San Giovanni al Boeo, per la funzione di domenica scorsa dedicata al patrono omonimo, secondo quanto riportato dalla leghista il prete avrebbe concluso l’omelia dichiarando: “E chi è della Lega o simpatizza per questo governo non dovrebbe nemmeno entrare in chiesa!".

Frase che ha scatenato l’immediata reazione della Montante. In un post l’ex consigliera racconta di aver chiesto al sacerdote di poter chiarire quelle parole “profondamente rammaricata dell'uso strumentale della religione per la lotta politicante” venendo però, a suo dire, malamente respinta. Ed è lì che si sono alzati i toni.

Su Facebook, dove si è spostata la polemica prendendo nuova linfa, è lo stesso padre Fiorino che risponde alla versione della leghista: “La signora Montalto ha più volte gridato che io e la Chiesa abbiamo fatto affari con gli sbarchi e che ‘la Chiesa e la sinistra in Italia ci avete rovinato’. La signora ha diverse volte inveito verso di me dicendo: ‘Vergogna. Vergognatevi. Fate allontanare le persone dalla Chiesa”.

In effetti Fanny Montante nel suo racconto ha accusato di essere stata cacciata più volte dal prete al grido di “Se ne vada! Esca dalla chiesa”, cosa che le ha lasciato dal suo canto un "profondo senso di disagio". Che ha provveduto a sfogare sui social.

Così si è difeso Don Fiorino: "Sto subendo un personale attacco diffamatorio dalla signora Fanny Montalto, attraverso un post pubblicato su Facebook.

L’attacco è anche rivolto alla Chiesa Cattolica e alle sue strutture caritative di accoglienza. Secondo la signora, la Chiesa ed io facciamo ‘campagna elettorale’ perché ricordiamo che salvare le vite umane in mare è prioritario e che lasciare 42 persone su una imbarcazione è ingiusto e disumano”.

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