Bassetti: "37,5 e due colpi di tosse... Come stanno davvero le cose"

Il professor Bassetti analizza i dati degli ultimi giorni e spegne gli allarmismi: "Vi dico cosa significano questi numeri..."

Bassetti: "37,5 e due colpi di tosse... Come stanno davvero le cose"

L'Italia ha preso conoscenza dell'epidemia del nuovo coronavirus da febbraio e da oltre sei mesi, ogni giorno, i virologi dicono tutto e il contrario di tutto. I cittadini sono confusi dalle notizie divergenti e spesso contraddittorie, in alcuni casi allarmiste, fornite dagli esperti e non sanno più a chi credere. La fiducia degli italiani nei confronti dei virologi è scesa notevolmente rispetto a qualche mese fa ma a cercare di rimettere ordine nelle notizie e, soprattutti nei dati, ci prova Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'Ospedale San Martino di Genova.

Infettivologo contrario a qualunque allarmismo, Matteo Bassetti ha pubblicato sul suo profilo Facebook alcune tabelle con i dati dei contagi in Italia e nel mondo. L'obiettivo è di tranquillizzare i cittadini sui dati in crescita dei contagi giornalieri. Insieme al primario dell'Ospedale San Raffaele di Milano, il dottor Alberto Zangrillo, Bassetti da tempo dichiara che i nuovi contagiati non possono essere paragonati a quelli di marzo, perché il Covid ha perso carica virale. Per spiegare la nuova evoluzione dell'epidemia il direttore del San Martino ha elaborato alcune tabelle che ha condiviso sul suo profilo Facebook: "Su suggerimento e con un ingegnere, ho analizzato i dati mondiali ufficiali dell’Oms per vedere come l’aumento dei contagi nei vari Stati abbia influenzato le ospedalizzazioni e i decessi in questi Paesi".

Il professore ha preso come riferimento Paesi che hanno contrastato il virus in maniera differente. "Sia nei Paesi che hanno utilizzato contromisure più severe contro la pandemia (Italia, Spagna, Germania) che nei Paesi che invece hanno usato metodi molto più 'blandi' (Usa, India), dove il virus è praticamente 'sfuggito di mano', i decessi in percentuale sono decisamente calati", afferma Matteo Bassetti con i dati alla mano. Sulla base di questi risultati, l'infettivologo di Genova porta due considerazioni: "I nuovi contagiati stanno meglio dei primi contagiati, o perché non si ammalano affatto (non è un caso che aumentano gli asintomatici) oppure perché la malattia è molto più gestibile dal punto di vista medico". Per questa ragione il medico sostiene che "i dati mi sembrano incoraggianti".

Nonostante l'ottimismo trapelante dalle sue parole, Matteo Bassetti chiede di non abbassare la guardia: "Ho visto tanta gente con

le mascherine messe benissimo (e meno male), ma pochissimi che si lavano le mani. Attenzione a pensare che la mascherina sia l'unico presidio per difenderci.. È solo uno dei tanti. Mi raccomando".

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