"Matteoli l'ho chiamato poco prima che morisse", il racconto di Gasparri

La telefonata di Maurizio Gasparri a Altero Matteoli poco prima dell'incidente stradale in cui ha perso la vita

"Matteoli l'ho chiamato poco prima che morisse", il racconto di Gasparri

Lo ha colpito molto la morte di Altero Matteoli. E c'è da capirlo. Maurizio Gasparri era amico e collega da una vita dell'ex ministro dei Trasporti tragicamente deceduto ieri in un incidente stradale. "Con Altero ci siamo sentiti ieri mattina, verso le 10, poco prima che salisse in macchina - ha rivelato Gasparri in una intervista al Tempo - La telefonata era la stessa di sempre, di buon'ora, per fare il punto della situazione. I temi, quelli soliti: la coesione del centrodestra, le elezioni politiche e le regionali, le scadenze della nostra azione quotidiana in cui non abbiamo mai perso una dimensione di militanza. La stessa che ha portato Altero ad incamminarsi da solo verso la Toscana dove, mi ha detto prima di riattaccare, voleva cominciare ad organizzare l'ormai imminente campagna elettorale".

Purtroppo il tratto di strada sulla Aurelia lo ha portato alla morte a 77 anni. "La stessa Aurelia dove tanto tempo fa ebbe un incidente dal quale uscì con gravi fratture - ricorda Gasparri - per poi riprendersi dopo una lunghissima convalescenza. Quella maledettissima Aurelia che aveva combattuto per dare alla Toscana una viabilità più sicura e al passo con le nuove sfide".

Gasparri non si capacita che possa essere successo davvero. Matteoli, come sempre, stava mettendo mano alle liste elettorali per le prossime elezioni politiche. Era lui l'uomo degli accordi con gli alleati, questo ex missino transitato da An per poi finire in Forza Italia, via Pdl. "Gli ultimi tempi gli avevano riservato delle amarezze e delle ingiustizie delle quali portava il segno - aggiunge Gasparri - ma nonostante tutto ha proseguito la sua opera di presidente di Commissione e soprattutto di dirigente del centrodestra incaricato da Berlusconi di seguire, come spesso accadeva, le trattative più faticose tra gli alleati. In tempi di rottamazione, con tutti i danni che questa scelta comporta, Altero ha rappresentato una riserva di saggezza e di esperienza, indispensabile per districare le matasse più ingarbugliate.

Unico ad essere stato ministro di tutti i governi Berlusconi che si sono succeduti dal '94 al 2011, aveva con il leader del centrodestra una consuetudine che gli consentiva più che ad altri di esprimere, con chiarezza e libertà, opinioni, valutazioni e giudizi".

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