Il mercato nero dei ticket per gli immigrati

Lo schema è collaudato: i tagliandi vengono usati per rivendere i prodotti ai venditori ambulanti

Il mercato nero dei ticket per gli immigrati

I buoni pasto per gli immigrati finiscono al mercato nero. I ticket che vangono dati ai profughi dei centri di accoglienza a quanto pare verrebbero usati dagli stessi per fare maxi spese ai supermarket per poi rivendere tutto ai venditori ambulanti. Un mercato nero quello dei prodotti alimentari che da tempo va avanti ad esempio a Roma. I voucher a cui hanno diritto gli immigrati ammontano a 30 euro. I circa 700 profughi di via Curtatone a Roma che provengono da Avellino hanno un solo obiettivo: usare quei tickets per alimentare il loro business sul mercato nero. Lo schema è semplice: i profughi comprano di tutto nei supermercati o nei discount della capitale.

Fanno spese da 2-3mila euro e poi una volta ottenuto il bottino sono pronti a rivedere tutto ai venditori ambulanti.

Una tattica che alimenta così il mercato nero e soprattutto l'evasione fiscale. Nei centri di accoglienza gli immigrati hanno tutto. Ma le costosissime spese continuano senza sosta. Un vero e proprio giro d'affari quello che hanno messo in piedi gli immigrati. E ora la polizia indaga.

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