Tragedia nel Messinese, dove una madre e la figlia minorenne sono state trovate impiccate in casa. A lanciare l’allarme è stato il marito, padre della ragazzina, preoccupato per non averle viste rientrare, anche se l’uomo avrebbe detto agli inquirenti che non era la prima volta che le due si allontanavano. Indaga sul caso Angelo Cavallo, il procuratore capo della Procura di Patti. Cavallo è lo stesso Procuratore che indaga sulla tragedia di Caronia, con la morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele.
Il padre ha allertato i soccorsi
Una madre, Mariolina Nigrelli, e la figlia di soli 14 anni, Alessandra, sono state rinvenute impiccate nella loro casa di campagna, poco lontano dal paese delle ceramiche, Santo Stefano di Camastra, in direzione del Santuario del Letto Santo, comune in provincia di Messina. Ad allertare i soccorritori del 118 è stato il marito, e padre della ragazzina, Maurizio Mollica. Sul posto sono subito giunte due ambulanze, ma per le due non c’è stato nulla da fare per cercare di rianimarle e gli operatori sanitari hanno solo potuto constatare il decesso di entrambe.
Madre e figlia si erano allontanate altre volte
La donna e la figlia sembra si fossero allontanate altre volte ma, come raccontato dall’uomo agli inquirenti, dopo aver cercato invano di raggiungerle al cellulare, ha deciso di recarsi presso il casolare di campagna. Il tragico ritrovamento è avvenuto nella serata di ieri, verso le 19.30 di sabato 29 maggio. È stata aperta una inchiesta sulla morte delle due donne. Al momento sono al vaglio tutte le ipotesi e non si esclude l'omicidio-suicidio. Sul fatto sta indagando il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, che ha spiegato: “Confermo il ritrovamento dei due corpi, della madre e della figlia, ma al momento è prematuro fare qualsiasi ipotesi, bisogna attendere le valutazioni del medico legale e le indagini dei carabinieri. Sul posto si è recato il pm Andrea Apollonio”. Davanti agli inquirenti, Mollica ha ripercorso gli ultimi attimi di vita delle sue familiari. La procura ha disposto l’autopsia sui corpi delle vittime per cercare di capire l’ora esatta e la causa del decesso.
Sembrava una famiglia felice
Come riportato dal Corriere, Maurizio e Mariolina si erano innamorati da giovanissimi, e nel 2001 avevano deciso di sposarsi. Il marito è un conosciuto operaio, mentre la donna si occupava di mandare avanti la famiglia e la casa. Quattordici anni fa la nascita di loro figlia, Alessandra, che frequentava la terza media. Innumerevoli i messaggi sui social lasciati dagli amici, appena venuti a conoscenza della tragedia. Tutti ritenevano quella famiglia felice e unita. Ma forse qualcosa non era come appariva agli occhi di molti.
La lettera di addio: "Porto Alessandra con me"
Sul tavolo della casa di campagna in cui sono stati scoperti i due corpi, è stata trovata una lunga lettera di addio, scritta a mano dalla donna e indirizzata al marito. Nella lettera si legge: "Porto via con me Alessandra". Proprio per questo la pista più seguita in questo momento è quella dell'omicidio-suicidio. L'uomo, sotto choc, avrebbe raccontato per tutta la notte, ascoltato dagli inquirenti, gli ultimi rapporti tesi con la consorte. Strani anche gli ultimi post che la donna aveva messo sulla sua pagina Facebook. Lo scorso 19 maggio, Mariolina aveva condiviso un post su Facebook dal profilo "Emozioni del cuore" in cui si leggeva: "Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui. Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura. Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria". La donna aveva aggiunto, in dialetto: "Infatti si dice mettiti con quelli migliori di te". Aggiungendo poi: "Mi fate solo schifo". Gli inquirenti stanno cercando di capire a cosa si stesse riferendo.
I familiari: "Era molto apprensiva con Ale"
I familiari della coppia sono stati ascoltati per tutta la notte e hanno raccontato che Mariolina "negli ultimi mesi sembrava preoccupata per la figlia Alessandra. Aveva litigato anche con le mamme di diverse compagne di scuola della ragazza. Era molto apprensiva". Da capire perché la donna fosse così apprensiva con la figlia, tanto da portarla a discutere con le altre madri. I familiari hanno anche reso noto che la donna negli ultimi tempi aveva avuto un litigio con il marito.
Il parroco: "Alessandra si sentiva emarginata"
"Siamo tutti sgomenti, sono tragedie che agghiacciano il cuore e mettono inquietitudine. Conoscevo bene la piccola Alessandra. L'avevo accompagnata alla prima comunione..." queste le parole di Padre Calogero Calanni, parroco della Chiesa San Nicolò di Bari di Santo Stefano di Camastra. Il parroco ha raccontato all'Adnkronos che la ragazza "si sentiva spesso emarginata, non era accolta positivamente dal contesto scolastico". Ha quindi asserito che la famiglia seguiva la ragazza e le stava accanto.
"Poi c'è stata la fase del Covid che ha bloccato tutto, in questo periodo lungo del coronavirus e ha amplificato anche alcuni problemi e l'amarezza dell'esser soli, del non aprirsi". Il parroco continua a chiedersi cosa sia accaduto nella testa della madre per portarle a fare un tale folle gesto e uccidere la sua bambina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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