Migrante nigeriano verso l'espulsione: aveva aggredito dei militari

Il migrante nigeriano che aveva aggredito dei carabinieri presso un ufficio postale di Frosinone verrà rimpatriato. Il malvivente, dopo un'altra accusa arrivatagli per "rapina aggravata", è stato rintracciato a Ceccano, cioè a pochi chilometri dal capoluogo di provincia ciociaro. Adesso si trova a Potenza, in attesa dell'espulsione.

Migrante nigeriano verso l'espulsione: aveva aggredito dei militari

Era balzato alle cronache per aver aggredito dei carabinieri davanti a un ufficio postale di Frosinone. Harmony Godsent, migrante nigeriano di vent'anni è stato rintracciato durante la giornata di venerdì, grazie al lavoro degli uomini della stazione di Ceccano, prima di essere trasferito a Potenza in vista dell'espulsione definitiva dal nostro suolo nazionale.

Il richiedente asilo si è reso protagonista di una serie di episodi che hanno gioco forza portato alla proposta di rimpatrio. Stando a quanto raccontato da Ciociaria Oggi, infatti, sono stati almeno tre i componenti delle forze dell'ordine ad avere avuto a che fare, loro malgrado, con le malefatte del giovane. A uno di questi, a causa delle violenze subite, erano stati assegnati venticinque giorni di prognosi. Il richiedente asilo aveva condito il tutto con tentativi di colpire mediante l'utilizzo di una spranga di ferro e di un cartellone predisposto per la viabilità stradale. Ma non solo. Harmony Godsent, dopo l'episodio avvenuto nella cittadina della Ciociaria, è stato anche arrestato a Roma con l'accusa di "rapina aggravata". Così com'era successo in relazione a quanto accaduto a Frosinone, però, era stato rimesso in libertà. Nonostante fosse già stato condannato a due anni e mezzo di reclusione.

Pare che i militari laziali non fossero sicuri che Harmony avesse lasciato il basso Lazio. Il migrante, del resto, è stato intercettato a meno di venti chilometri dal capoluogo di provincia frusinate. "Roba da matti - aveva tuonato Matteo Salvini su Facebook all'epoca dei fatti -. "Ma la musica presto cambierà", aveva tenuto a specificare il ministro dell'Interno. Giorgia Meloni, invece, aveva espresso: "Solidarietà al carabiniere brutalmente aggredito a Frosinone da un nigeriano mentre tentava di sedare una lite all'ufficio postale. Nella mia Italia tutto ciò è inaccettabile". Una disputa che, come i lettori ricorderanno, era nata per via dell'impossibilità di Harmony di prelevare. La sua postepay, infatti, sarebbe risultata in rosso per via di un mancato accredito derivante da una fuga dalla cooperativa da cui veniva ospitato.

Da questo sarebbe nata la discussione precedente all'aggressione. Adesso il migrante si trova all'interno del Centro di Permanenza per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio, a Potenza. L'espulsione è solo questione di tempo.

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