Migranti, blitz contro l'Ong: identiatari bloccano la nave che va in Libia

La manifestazione di alcuni militanti di Generazione Identitaria. Si piazzano con una barca di fronte alla nave della Ong. Sgomberati dalla Guardia Costiera

Migranti, blitz contro l'Ong: identiatari bloccano la nave che va in Libia

Un blitz a tutti gli effetti che ha bloccato per qualche tempo la nave di Sos Mediterranée, una delle Ong più attive nel recupero migranti al largo delle coste della Libia. A metterlo a segno nel porto di Catania sono stati i ragazzi di Generazione Identitaria, che hanno pubblicato le foto sui loro social network.

L'azione dimostrativa risale a ieri sera ed è stata realizzata con una piccola imbarcazione, piazzato di fronte alla Aquarius. Nei video pubblicati online da Lauren Southern si vedono i militanti di Generazione Identitaria accendere fumogeni dalla loro barca e cantare "No more illegal immigrazione" (basta immigrazione illegale). La Acquarius inizia la sua uscita dal porto ma gli identitari gli bloccano la strada. "Mettiti davanti, devono fermarsi", dice qualcuno dei militanti mentre si vede avanzare l'enorme nave di salvataggio su cui operano anche volontari di Medici Senza Frontiere. Dopo qualche istante, una voce grida al megafono: "Togliersi dalla rotta della nave".

La mossa contro l'Ong

"Poco fa - scrivevano sui social gli autori del blitz - attivisti di Generazione Identitaria Italia e Identitäre Bewegung Österreich, assieme alla giornalista Lauren Southern, presso il porto di Catania, muniti di un'imbarcazione, hanno bloccato la nave Aquarius, mentre tentava di salpare verso le coste libiche in attesa di caricare altri immigrati irregolari destinati alla nostra sostituzione etnica".

Ovviamente in poco tempo la Guardia Costiera è intervenuta per rimuovere il blocco e permettere agli attivisti di Sos Mediterranée di riprendere il largo. "Pacificamente, ma con fermezza - continua Generazione Identitaria - abbiamo condotto quest’azione, per protestare contro la grande sostituzione del nostro popolo ma anche contro le assurde morti in mare che queste Ong causano alimentando l’illusione di un Eldorado inesistente. Tutto ciò avviene quotidianamente nel Mediterraneo, e noi abbiamo detto basta.

Mai più sbarchi, ma più genocidio silenzioso contro gli europei, mai più morti in mare". La Guardia Costiera, secondo quanto riportato dai ragazzi su Twitter, li ha trattenuti per qualche ora in custodia e poi li ha rilasciati.

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