Migranti, boom di richieste d'asilo: +328% in sei anni

Certificato il fallimento dei ricollocamenti: attuato solo nel 3% dei casi promessi. E l'Italia paga i danni dell'accordo Turchia-Ue sui migranti

Migranti, boom di richieste d'asilo: +328% in sei anni

Sono numeri impressionanti, quelli elaborati riguardo ai flussi dei migranti dalla Fondazione Leone Moressa sulla base dei dati Frontex, Ocse e Eurostat.

Numeri che indicano un +328% nelle richieste d'asilo nei ventotto Paesi Ue fra 2011 e 2015, con l'Italia che si colloca al secondo posto per numero di richieste, dietro la sola Germania, nel primo semestre dell'anno in corso.

Se in cinque anni il numero di richieste d'asilo è lievitato da trecentomila a un milione e trecentoventimila, un aumento va fatto registrare anche fra i primi sei mesi del 2016 e lo stesso periodo dell'anno precedente: +35,4%, da quasi 442mila richieste a poco meno di seicentomila.

Significativa la tendenza registrata nel nostro Paese, soprattutto su negli ultimi diciotto mesi: se a fine giugno erano state presentate cinquantamila richieste d'asilo, nei primi sei mesi dell'anno prima erano state trentamila, il 33% in meno. Nel primo semestre dell'anno in corso l'Italia era il secondo Paese dell'Unione per numero di domande presentate, dietro alla sola Germania; l'anno prima il nostro Paese si classificava solo quarto. Anche comparando i dati di tutto il 2011 con quelli del 2015 si assiste a un raddoppio secco delle domande presentate.

L'accordo con la Turchia condanna l'Italia

Interessante notare l'impatto dell'accordo turco-europeo sul blocco delle partenze verso la Grecia. Dall'entrata in vigore dell'accordo, a marzo 2016, il tasso di migranti che hanno scelto di transitare per l'Italia è schizzato dal 6,6% di marzo al 66% di aprile.

Il fallimento delle redistribuzioni

Da registrare, infine, la sanzione definitiva del fallimento pressoché totale del piano di ricollocamenti: dei 35mila migranti che andrebbero redistribuiti dall'Italia entro il settembre 2017, a lasciare il nostro Paese sono stati appena mille (per la Grecia si parla di 63mila e 3500 persone).

Pagano: "Rischio guerra civile"

Una situazione che, complici gli sbarchi sempre più imponenti

degli ultimi giorni, accendono gli animi: il deputato di Ap Alessandro Pagano, della Commissione Giustizia della Camera, ha parlato di una "bomba a orologeria" che rischia di innescare la "guerra civile".

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