Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, firma una nuova direttiva per i suoi uffici sul tema dei migranti. Chi ha il permesso di soggiorno perché richiedente asilo o per motivi umanitari potrà iscriversi all’Anagrafe comunale seguendo le normali procedure. Un passaggio fondamentale per fare chiarezza dopo gli episodi di cronaca che hanno visto uno scontro, senza esclusione di colpi, tra Salvini e Orlando. Cosa cambia? Da gennaio a oggi al comune di Palermo sono arrivate oltre 250 domande di iscrizione, da parte di stranieri. Tante, tantissime e il numero è destinato a crescere. Iscrizioni che fino ad ora Orlando ha sottoscritto di suo pugno per evitare problemi proprio ai suoi dirigenti. E proprio Orlando basandosi sui pareri di giuristi autorevoli e sulle recenti ordinanze dei Tribunali di Firenze, Bologna e Genova, secondo i quali il diritto all’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo è tuttora vigente ed esigibile amplia la possibilità di ottenere il rilascio del certificato di residenza e della carta d’identità. Coloro che presenteranno l'istanza, mentre sono ospiti in strutture di accoglienza presenti sul territorio italiano, saranno valutate dagli uffici comunali in una sola giornata alla settimana. Chi ha il permesso di soggiorno per motivi umanitari e casi speciali seguiranno le normali procedure e saranno sempre sottoscritte dal primo cittadino.
L’articolo 13 della legge, infatti, prevede delle nuove disposizioni per l’iscrizione anagrafica che sono state oggetto di diverse interpretazioni, anche tra gli amministratori: alla prima lettura è prevalsa l’idea che ai richiedenti asilo fosse preclusa la possibilità di effettuare l’iscrizione all’anagrafe. I promotori dell’appello: ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo promuovono l’appello #dirittincomune a tutti i Sindaci d’Italia affinché sottoscrivano un impegno a iscrivere nei registri anagrafici i richiedenti asilo, anche dopo l’entrata in vigore del cd decreto sicurezza e immigrazione (legge 132/18). "Il riconoscimento di tali diritti è elemento imprescindibile che costituisce il nostro essere, tutti insieme, una comunità - spiega Orlando -.
Oggi i Sindaci si trovano di fronte alla possibilità di escludere, per altro violando la Costituzione, qualcuno, ferendo tutta la comunità, o piuttosto avviare percorsi inclusivi e legali per rafforzare le proprie comunità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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