Marocchino ferma l'autobus e minaccia l'autista: "Ti sparo!"

L’immotivata aggressione si è verificata in piena notte, quando il magrebino si è gettato in mezzo alla strada obbligando il conducente a fermarsi. Pugni, calci e sputi al bus, minacce di morte rivolte prima all’autista e poi a due agenti di polizia penitenziaria intervenuti in suo soccorso: solo alla fine i carabinieri sopraggiunti riescono a trarlo in arresto. Le indagini si sono estese anche ad un connazionale, che presentava una ferita d’arma da fuoco

Marocchino ferma l'autobus e minaccia l'autista: "Ti sparo!"

Attimi di terrore in via San Vigilio nel quartiere di Barona (Milano), dove un extracomunitario ha costretto un autobus a fermarsi in mezzo alla carreggiata per poi accanirvisi contro e minacciare pesantemente l’attonito autista.

L’episodio è avvenuto intorno alle 23:45 di mercoledì sera, in prossimità dell’ingresso al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Lo straniero, un marocchino di 31 anni, sbucato improvvisamente in strada, si è parato dinanzi ad un autobus della linea 98, costringendo l’autista ad effettuare una brusca frenata.

Grande la paura del conducente e dei passeggeri presenti in quel momento a bordo, che hanno poi dovuto assistere alle inspiegabili manifestazioni di rabbia del nordafricano. Questi, infatti, ha comincianto a colpire il veicolo con calci e pugni ed a sputare contro il parabrezza. Non pago, se la sarebbe presa anche con il povero dipendente Atm, a cui ha rivolto numerosi insulti fino ad arrivare alle vere e proprie minacce.

“Ti sparo! Ti ammazzo!” avrebbe gridato in preda alla furia, come riportato su “MilanoToday”.

Ad intervenire in soccorso del conducente, che aveva già contattato le forze dell’ordine, sono stati però due agenti della polizia penitenziaria che si trovavano a transitare nella zona.

Il marocchino si sarebbe rivoltato anche contro di loro, per nulla intimorito dalle pistole d’ordinanza impugnate per convincerlo a restare fermo. Il 31enne si è disteso a terra di fronte all’autobus, e non ha voluto saperne di spostarsi. Gli insulti e le minacce di morte, rivolte anche verso i poliziotti, sono proseguite anche dopo l’arrivo dei carabinieri della radiomobile, che alla fine sono riusciti a mettergli le manette ai polsi. Per il nordafricano si è resa comunque necessaria la sedazione, operata dai sanitari di un’ambulanza sopraggiunta sul posto.

Nel medesimo istante, un secondo marocchino ha raggiunto i militari, dichiarando loro di essere stato vittima di una rapina in piazzale Cuoco, e di esser stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. In seguito a questa rivelazione, i carabinieri hanno desunto che i due marocchini si trovassero insieme al momento dell’attacco e che si fossero diretti entrambi al San Paolo di Milano. Il nuovo arrivato, infatti, presentava un’evidente ferita al piede. La sua storia si trova adesso al vaglio degli inquirenti.

Entrambi gli africani sono stati identificati. Il primo, il marocchino di 31 anni, in palese stato di ebbrezza, è stato denunciato a piede libero per interruzione di pubblico servizio.

Si tratta di un immigrato clandestino, irregolare sul nostro territorio e con precedenti per droga.

Il secondo, un connazionale di 38 anni, è risultato anch’egli schedato per reati relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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