L'allarme nei nostri mari: "Sempre più pesci alieni"

Manuela Falautano, ricercatore dell'Ispra: "La salvaguardia della biodiversità non è più un problema che riguarda solo il mondo della scienza, ma ormai ci riguarda tutti"

L'allarme nei nostri mari: "Sempre più pesci alieni"

Sono il pesce scorpione ed il pesce palla maculato le due specie di pesci esotici che ora fanno paura nel Mar Mediterraneo. A dirlo, ieri, è stato il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, in un'audizione alla Camera dei deputati sulle recenti iniziative dell'Unione europea in materia di cambiamenti climatici.

Tra le diverse urgenze c'è quella, non meno importante, della tutela della biodiversità su cui la stessa Unione europea ha adottato una strategia da mettere in atto entro il 2030. "Tra le cinque principali cause della perdita di biodiversità sono annoverati i cambiamenti climatici e la presenza di specie esotiche aliene invasive. Le due cause sono indipendenti tra loro, ma possono avere una connessione. La diffusione o espansione di diverse specie aliene invasive può essere, infatti, favorita dai cambiamenti climatici come riportato nel documento della commissione europea." ha detto il ministro Costa alla commissione ambiente della Camera. Stando alle sue parole, queste specie aliene invasive possono minare seriamente gli sforzi di protezione e ripristino della natura oltre a causare danni ingenti alla natura stessa e all'economia.

pesce palla maculato

"Molte di queste specie - ha continuato Costa -favoriscono l'insorgenza e la diffusione di malattie infettive e costituiscono, così, una minaccia per l'uomo, la flora e la fauna selvatiche.". A riguardo, l' Unione europea ha introdottoil regolamento 1143 nel 2014 , oltre a disposizioni legislative ed accordi internazionali, per ridurre al minimo, e dove possibile eliminare, l'introduzione e l'insediamento di queste specie in Europa. In questo regolamento, come ha sottolineato Costa durante l'audizione, nell'elenco delle specie esotiche invasive sono ancora poco presenti le specie marine, ma sicuramente alla luce dei continui studi ed aggiornamenti la lista sarà integrata. "Faccio l'esempio del pesce scorpione e del pesce palla maculato che è tossico. - ha dichiarato Costa, continuando - Stanno cambiando i parametri climatici e quindi queste specie stanno incominciando a entrare nel nostro mare piuttosto che nella nostra terra in modo robusto e trovano un habitat che uccide le nostre specie".

L'emergenza non è nuova. Già nel 2016 e nel 2017 l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, aveva lanciato due campagne d'allerta dopo uno studio dei ricercatori dello stesso Ispra, del Cnr e dell'Aub sul pesce scorpione e dopo l'avvistamento sulle coste calabresi del pesce palla maculato. "Sono pericolosi perché hanno effetti anche sulla salute umana. In particolare il palla maculato è tossico al consumo perchè contiene una potente neurotossina la cui pericolosità non viene meno neanche con la cottura, quindi diventa letale se le carni vengono consumate. Il pesce scorpione, invece, ha delle spine molto lunghe e sottili che, a contatto, possono essere molto dolorose." ha dichiarato a ilGiornale.it, Manuela Falautano, ricercatrice dell'Ispra.

La pericolosità, stando alle parole della dottoressa Falautano, sta nel fatto che queste specie sono particolarmente invasive e, soprattutto, nel mar Mediterraneo orientale sono esplose demograficamente. "Nell'Egeo, in Grecia, ormai danno problemi anche nell'attività di pesca perché, soprattutto, il pesce palla maculato è molto vorace. In Italia sono arrivate entrambe le specie, ma il pesce scorpione è stato segnalato una sola volta nel settembre 2016 in Sicilia, nella riserva naturale di Vendicari. Del pesce palla maculato, invece, ci sono diverse segnalazioni nei mari italiani, la prima nel 2013 a Lampedusa. Ci aspettiamo, soprattutto per il pesce palla maculato che ha attraversato lo stretto di Gibilterra entrando da Suez, che potrebbe ancora espandersi nei mari italiani." ha dichiarato ancora Falautano.

Quest'ultimo è pericoloso anche perché ha dei denti coalescenti, "a becco di pappagallo", e ha causato danni anche con il suo morso, "c'è un caso di danni provocati al dito di una bambina, lo scorso anno, perché il pesce palla maculato si avvicina anche alla riva", ha continuato la ricercatrice sottolineando che "il fenomeno della salvaguardia della biodiversità non è più un problema che riguarda solo il mondo della scienza, ma ormai ci riguarda tutti". Per questo l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale pochi anni fa ha lanciato due campagne di allerta per i bagnanti e i pescatori ancora oggi attive. Chiunque, infatti, avvisti una di queste specie può inviare la segnalazione all'indirizzo email "pescepalla@isprambiente.it".
I sintomi che, in particolare, la puntura del pesce scorpione può causare sono nausea, vomito, febbre, convulsioni, difficoltà respiratoria e diarrea e nei casi più gravi, la parte colpita può andare incontro alla necrosi locale e alla perdita della sensibilità anche per molti giorni.

Ma non solo, il ministro Costa ha parlato nel suo discorso anche di malattie infettive.

"Questo riguarda più le specie terrestri - ha sottolineato Manuela Falautano - certo possono arrivare nei nostri mari anche i parassiti delle specie aliene che i pesci autoctoni non sono abituati a contrastare e potrebbero esserci degli effetti devastanti.". In questo modo potrebbero così diffondersi delle malattie virali, "poi però la natura cerca di reagire in qualche modo", come ha concluso Falautano.

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