Presunto caso di violenza sessuale commesso nei confronti di una minorenne di Carpi (Modena), che ha raccontato di essere stata abusata all'interno dello stanzino di un centro natatorio.
L'episodio incriminato risale allo scorso venerdì. L'adolescente, una 16enne, si è recata in piscina con alcuni coetanei, che come lei erano iscritti ad un campo estivo. Una volta nella struttura la ragazzina ha incontrato un uomo con il quale ha deciso di allontanarsi in un luogo appartato. Chiusa con lo sconosciuto dentro una piccola stanza, la giovane sarebbe quindi stata stuprata.
Il condizionale è d'obbligo, in quanto i racconti delle due parti non coincidono e le indagini degli inquirenti sono ancora in pieno svolgimento. Reduce dalla violenza sessuale e ancora sotto choc, la 16enne ha prima deciso di confidarsi con alcune amiche e poi di recarsi al pronto soccorso. Parlando con il personale sanitario, la ragazzina ha riferito di essere stata violentata e, per tale ragione, sono state subito allertate le forze dell'ordine. Ad occuparsi del caso i carabinieri della stazione locale, sopraggiunti in ospedale per ascoltare il racconto della minorenne.
Questa ha spiegato di essersi appartata con il suo aggressore perché convinta che si trattasse di un giovane di poco più grande di lei. Era certa che, una volta da soli, si sarebbero scambiati soltanto qualche effusione. Il tizio con il quale si era allontanata, tuttavia, non era un ragazzo, bensì un uomo di 40 anni, dipendente della piscina.
Deciso ad ottenere un rapporto sessuale, quest'ultimo l'avrebbe presa con la forza, stuprandola. Ascoltato dagli inquirenti, il 40enne ha tuttavia respinto ogni accusa, affermando invece che la ragazzina si era in realtà mostrata consenziente in quei momenti.
Tutto, insomma, è ancora da chiarire.
Il rapporto sessuale è stato confermato dalla visita ginecologica, e la 16enne, assistita dal personale medico, è stata dimessa con una prognosi di 25 giorni per il trauma subìto. Restano ora da stabilire le esatte dinamiche della vicenda.
I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei compagni e dei responsabili del campo estivo della
ragazzina, così come quelle dei dipendenti della piscina. Il 40enne, al momento lasciato a piede libero, è indagato per il reato di violenza sessuale su minore e si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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