Miss denuncia l'ex su Facebook: "Picchiata quando ero incinta"

Dal 2009 al 2011 Silvia Chizio è stata ripetutamente pestata dall'ex marito. Due giorni fa la denuncia su Fb: "Vuole togliermi ció che ho di più caro, mia figlia"

Miss denuncia l'ex su Facebook: "Picchiata quando ero incinta"

"Sicuramente sono stata ingenua ad utilizzare Facebook per esprimere il dolore del mio vissuto perché non conoscevo la portata mediatica di questo mezzo. Ci tengo a dire comunque che a darmi la forza di raccontare il mio passato è stata la minaccia di perdere mia figlia". Due giorni fa Silvia Chizio, modella trentenne di Montebelluna (Treviso), ha avuto il coraggio di denunciare gli abusi e le violenze dell'ex marito, un imprenditore quarantenne. Oggi su Facebook la top model ha voluto spiegare cosa l'ha spinta a raccontare una "triste storia" (come lei stessa l'ha titolata sul social network) che sicuramente la segnerà per tutta la vita.

Dopo la denuncia choc che ha messo nei guai il cantante Massimo Di Cataldo, ora indagato per maltrattamenti, un altro caso di violenze ha scatenato un acceso dibattito sui social network. Questa volta non ci sono le macabre foto del volto tumefatto della ex di Di Cataldo, ma una denuncia durissima. "Ero sposata e incinta di 6 mesi con una gravidanza a rischio, quando è successo la prima volta - aveva scritto la Chizio nei giorni scorsi - stanca dei suoi viaggi di piacere in Russia e della mia solitudine quotidiana ho detto basta. Per questo sono stata ferocemente picchiata e presa a calci". A raccontare la storia era stato il Gazzettino che ha ricostruito quei due anni di matrimonio, dal 2009 al 2011, "costellati di liti, veleni e querele, poi ritirate in sede di separazione". "Questa reazione è fatta solo per screditare la figura del mio cliente, che si riserva di valutare se vi sono estremi penali nelle dichiarazioni pubblicate su Facebook dalla signora Chizio", aveva replicato Paola Tavani, avvocato dell’imprenditore finito sotto accusa. Questo il post pubblicato su Facebook: "Sono stata ferocemente picchiata e presa a calci. Ho riportato la frattura del timpano, lussazione della mandibola, rottura del legamento mandibolare dx, inversione totale vertebre cervicali con lieve uscita del disco infravertebrale. Ho raggiunto l'ospedale -anche se lui minacciava che se avessi detto qualcosa mi avrebbe fatta rotolare dalle scale. La querela per lesioni gravi è partita dall'ospedale". Per paura, poi, ha ritirato tutto. "Lui prometteva di farsi curare di cambiare ma questo è stato solo il primo episodio di una lunga serie di violenze - ha continuato la Chizio - fortunatamente Alice è nata e le percosse subite non hanno causato un aborto".

Come riporta il Gazzettino, i fatti denunciati dalla modella trevigiana si riferiscono a tre episodi accaduti nel 2011. Tutti e tre certificati dall’ospedale di Montebelluna dove la donna è stata curata. I referti parlano di dieci, quindici e trenta giorni di prognosi. "Sono tutte vicende passate che non hanno trovato uno sbocco giudiziale perchè le querele sono state rimesse in sede di separazione consensuale, rimessione accettata anche dal marito", ha spiegato l’avvocato Simone Marian. Vicende passate che sono riesplose due giorni fa su internet. "Oggi questa persona infelice continua a volermi rovinare la vita - ha spiegato la Chizio - vuole togliermi il sorriso, con i suoi soldi vuole togliermi ció che ho di più caro al mondo.

Mia figlia". Per questo ha deciso di denunciare le violenze in rete: "Non mi importa se farò, come dice lui a mia madre, la fine della ragazza uccisa a Montebelluna. Tutti ora devono sapere cosa ho vissuto".

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