Una banalissima multa per divieto di sosta, probabilmente il più comune dei motivi, è costata molto cara ad un'infermiera di Modena, denunciata dai carabinieri per minacce aggravate.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale "Il Resto del Carlino" la donna, dopo aver scoperto la sanzione in un comune facente parte delle terre del Sorbara - un ente locale sovracomunale in provincia di Modena - anzichè limitarsi a pagare quanto dovuto per via della sua infrazione ha deciso di telefonare ai carabinieri della stazione locale, convinta evidentemente di raccogliere solidarietà da parte dei militari: "Mi hanno fatto una multa e allora sapete cosa faccio? Non andrò a fare la notte in ospedale. Spero che i loro genitori non capitino mai sotto le mie grinfie" ha sentenziato l'infermiera al telefono. Dall'altro capo della cornetta i carabinieri, dopo un attimo di comprensibile sorpresa, hanno immediatamente identificato il soggetto e lo hanno denunciato presso la Procura della Repubblica di Modena.
Spostandoci verso l'Unione delle Terre d'argine, un ente locale autonomo anch'esso in provincia di Modena, una dipendente del Cup - Centro Unico di Prenotazioni - è stata sorpresa dai carabinieri locali mentre era intenta a farsi un pic-nic in piena regola all'interno di un parco in compagnia dell'ex marito e dei figli della coppia, oltre che dell'attuale compagno, in barba a tutte le norme atte a contenere la pandemia da coronavirus violentemente in corso nel nostro Paese. Una volta elevata la multa la signora ha rivolto anche lei minacce ai militari "sfruttando" la sua attività lavorativa: "Ci fate la multa? La prossima volta che venite al CUP dell’ospedale dove lavoro vi farò fare quattro ore di fila” - ha sentenziato la donna.
Le nostre forze dell'ordine proseguono senza sosta il loro impegno per far sì che tutti i cittadini rispettino le varie norme emanate dal governo Conte in materia di sicurezza per ridurre al minimo possibile il rischio di contagio: impresa sempre più ostica specialmente in queste giornate festive con sole e caldo in tutta la nostra Penisola. Centinaia infatti sono gli italiani che, nella sola giornata di ieri, sono stati colti in flagrante specialmente nel tentativo di raggiungere le seconde case, in luoghi di villeggiatura, dove poter trascorrere queste anomale vacanze pasquali.
Le scuse adoperate sono sempre fantasiose e stravaganti ma questi comportamenti mettono a repentaglio la sicurezza della stragrande maggioranza di connazionali che seguono e rispettano per filo e per segno le indicazioni fornite coi vari Dpcm.
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