Moderna "aggiorna" il vaccino. "Ecco quanto tempo ci vuole"

Moderna "corre" e annuncia di poter produrre il vaccino "aggiornato" contro la variante Omicron già al termine del 2021. Attenzione, però: la distribuzione potrebbe impiegare mesi per consegnarlo ai vari Paesi

Moderna "aggiorna" il vaccino. "Ecco quanto tempo ci vuole"

La paura per la variante Omicron sta facendo accelerare i tempi per "l'aggiornamento" dei vaccini ad Rna, in particolare quello dell'azienda Moderna che ha annunciato di poterlo produrre in larga scala "entro l'inizio del prossimo anno".

Quando sarà disponibile il nuovo vaccino

L'annuncio è stato fatto al The Guardian dal capo dei ricercatori dell'azienda americana, Paul Barton, che è parso fiducioso sulla strategia da adottare contro il Covid. Il problema, comunque, rimarrà la distribuzione: anche se Moderna riuscisse a rispettare i tempi dichiarati, potrebbero passare alcuni mesi prima che arrivi in Italia e negli altri Paesi, motivo per il quale bisogna sì essere contenti ma non credere di avere il nuovo siero a gennaio. Moderna è un'azienda molto più piccola rispetto ad un colosso come Pfizer, l'altro produttore del vaccino ad Rna messaggero, come è dimostrato dai numeri di somministrazione delle dosi notevolmente inferiori rispetto all'altra azienda americana.

"Booster specifico contro Omicron"

In ogni caso, per avere un'idea più precisa su questa nuova variante, Burton ha sottolineato che serviranno altre "due settimane". Nel frattempo, l'amministratore delegato Stéphane Bancel, ha annunciato alcune novità sulla somministrazione del vaccino anti-Covid: il richiamo con una dose più alta (100 mg) in attesa del vaccino ad hoc contro la nuova variante, "due candidati booster multivalenti che anticipano mutazioni come quelle emerse nella nuova variante e un candidato specifico (mRna-1273.529)" si legge sul Corriere. Se Moderna corre, Pfizer non sta a certo a guardare: la tedesca BioNTech ha infatti iniziato a sviluppare un nuovo preparato contro future varianti del Covid-19 compresa la Omicron dal momento che, grazie alla nuova tecnologia, in poco più di tre mesi si possono avere vaccini pronti contro le mutazioni del virus.

Bertolaso: "Moderna vaccino più usato"

L'affidabilità dimostrata finora da Moderna ha fatto in modo che sarà il vaccino più utiilizzato in Lombardia secondo quanto dichiarato dal coordinatore della campagna vaccinale, Guido Bertrolaso "perché ha dimostrato di essere un vaccino assolutamente sicuro, gestibile anche meglio rispetto a Pfizer" ha affermato durante la diretta "Stop ai dubbi" a Palazzo Lombardia, nel corso della quale esperti stanno rispondendo alle domande dei cittadini sul Covid-19 e i vaccini. In Lombardia "è accaduto che diverse persone che si sono presentate per fare la terza dose e si siano rifiutate di ricevere Moderna come somministrazione, chiedendo invece di avere Pfizer. Questo, ha precisato l'ex capo della Protezione Civile, "senza motivi particolari, non perché le prime due dosi le avevano ricevute con Pfizer, ma solo perché avevano letto che con Moderna, per la somministrazione della terza dose, serve metà dose, rispetto alla prima e alla seconda", ha spiegato.

Da lì, il consiglio a non cedere a resistenze

e ritrosie "che sono assolutamente ingiustificate". L'azienda ha optato per un dosaggio minore "maturata grazie all'esperienza scientifica e alla capacità di indurre l'immunità da parte del siero di Moderna.

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