La moglie di Bossetti: "Fate altri esami a Massimo". Parla il supertestimone

Marita Comi difende il marito. Parla per la prima volta l'uomo che ha visto il muratore davanti la palestra di Yara

La moglie di Bossetti: "Fate altri esami a Massimo". Parla il supertestimone

Nonostante il rinvio a giudizio, Marita Comi torna in tv per difendere strenuamente il marito, Massimo Bossetti, unico imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio.

"Il rinvio a giudizio non è stato una sorpresa per noi. D’altronde, dopo indagini durate anni e anni, con milioni di euro spesi, con una persona in carcere da 10 mesi non ci aspettavamo che all’udienza preliminare ci dicessero che si erano sbagliati e che mio marito poteva tornare a casa", ha detto la donna a Matrix, "Sono invece delusa e sorpresa dal fatto che una richiesta di ulteriori esami per accertare la verità sia stata respinta. Massimo era ed è disposto a qualsiasi prova per far emergere la verità perché è convinto che questi esami possano solo scagionarlo. Non è un colpevole che scappa, ma un innocente che è disposto a qualsiasi cosa per dimostrarlo".

Intanto spunta un supertestimone che il 26 novembre del 2010 vide un furgone come quello di Bossetti sfrecciare davanti alla palestra di Yara. Si chiama Federico Fenili e ha parlato per la prima volta a un giornalista. L'uomo ha infatti raccontato al settimanale Giallo che dall’abitacolo della sua auto vide un Iveco Daily svoltare e imboccare la strada dove si trova il palazzetto di Brembate di Sopra. E ai carabinieri avrebbe detto: "Venerdì 26 novembre 2010 verso le 18.41 mi trovavo a bordo della mia autovettura unitamente a mia figlia, in quanto la stessa è iscritta al corso di nuoto dalle ore 18.40 alle ore 19.

30 presso la piscina del centro sportivo di Brembate di Sopra in via Locatelli. Giunto in prossimità dell’ingresso pedonale del centro sportivo, notavo provenire dal senso opposto di marcia, e quindi dal centro di Brembate di Sopra, un furgone di colore bianco a fortissima velocità"

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