Montalcino, 600 ettolitri di Brunello nelle fogne per vendetta

Un ex dipendente ha aperto i rubinetti delle botti dell'azienda vinicola dove lavorava. Una rivincita contro un capo con cui aveva un rapporto difficile

Montalcino, 600 ettolitri di Brunello nelle fogne per vendetta

Seicento ettolitri di Brunello di Montalcino letteralmente buttati via, per la precisione nelle fogne. Un ex dipendente dell'azienda vinicola Case Basse - dopo una serie di litigi e incomprensioni con il suo ex datore di lavoro - ha deciso di vendicarsi aprendo le botti che contengono il vino e svuotandole completamente del loro contenuto.

39 anni, Andrea Di Gisi - secondo quanto ricostruito - non era in buoni rapporti con l'ex capo, Gianfranco Soldera, che gli aveva preferito un altro dipendente, a cui aveva anche assegnato un alloggio dell'azienda. A giugno poi, Di Gisi era stato rimproverato dal capo per non avere lubrificato un mezzo aziendale, che poi si era rotto. Finché ha deciso di "vendicarsi", rovinandogli la vendemmia.

A incastrare l'ex dipendente, accusato di sabotaggio

aziendale e violazione di domicilio aggravata, testimonianze e un'intercettazione di una telefonata fatta al nipote, durante la quale l'uomo racconta quello che ha fatto. E di aver lavato i pantaloni dalle macchie di vino.

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