Montesilvano, protesta su bando per i profughi. Sospiri (FI): "Ogni immigrato costerà 17mila euro"

È protesta contro il bando per l'attivazione di uno Sprar a Montesilvano. Oltre 2milioni e mezzo di euro da spendere per il mantenimento e la gestione di appena 161 profughi"

Montesilvano, protesta su bando per i profughi. Sospiri (FI):  "Ogni immigrato costerà 17mila euro"

Un nuovo bando per la gestione dei migranti accende la protesta a Montesilvano (Pescara). L'appello alla chiusura dei centri di accoglienza negli Hotel Ariminum ed Excelsior e alla revisione dei dettagli riguardanti i fonfi destinati all'accoglienza e alla gestioni di 161 profughi è lanciato dal capogruppo alla Regione di Forza Italia Lorenzo Sospiri.

Il bando "incriminato"

Nel bando pubblicato dal Comune, guidato Francesco Maragno, si legge: "Per l’elaborazione del progetto di attivazione dello Sprar sarà necessario prevedere 4 tipologie di servizi. Il primo di accoglienza, del valore di circa 750 mila euro per il triennio 2017/2019, fornisce il supporto per le esigenze quotidiane; il secondo di tutela psico – socio - sanitaria, orientamento e accompagnamento all’inserimento realizza un progetto di integrazione sul piano sociale, lavorativo e abitativo e ha un valore di circa 740 mila euro; il terzo, logistico, del valore di 617 mila euro circa, è un servizio trasversale di pulizia, manutenzione degli immobili e di acquisto dei beni materiali; infine il quarto lotto, del valore di circa 655 mila euro, inerisce le attività di orientamento e accompagnamento legale e mediazione interculturale". Salta all'occhio l'importo totale. La cifra infatti è di oltre 2 milioni di euro.

La protesta di Forza Italia

Proprio su questo dettaglio è intervenuto Sospiri: "Risulta difficile pensare che la città di Montesilvano abbia pronti nel cassetto oltre 2milioni e mezzo di euro da spendere per il mantenimento e la gestione di appena 161 profughi". Non solo, il capogruppo di Forza Italia alla Regione fa notare come per ogni profugo si intende spendere "17mila 155 euro a testa, praticamente lo stipendio annuale di un operaio medio".

Un cifra spropositata: "Ciascun immigrato - a differenza di un operaio - beneficerà di quella somma, senza dover lavorare, ovvero senza il dovere di garantire un servizio alla società, e soprattutto non sappiamo quale periodo verrà coperto dalla somma, ovvero tre mesi, sei mesi o un anno, quindi quale sarà la durata dei quattro progetti finanziati e messi a bando. In altre parole, se è vero che con lo Sprar - come correttamente sottolienato sull'avviso pubblicato dal Comune - si ridurrà il numero dei presunti profughi sul territorio, dall’altro è vero che si spenderà di più per ciascuno di essi". Insomma quello che nell'avviso della pubblicazione del bando "affisso" sul sito web di Montesilvano viene definito come un "passo avanti all’attivazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)", pare essere un balzo indietro per i cittadini.

Spese folli in una città afflitta da disagi

Inoltre, come (correttamente) sottolinea Sospiri, la città non vive un momento d'oro, quello dei migranti è un lusso che non ci si può permettere in una Comune afflitto da allagamenti, frane e disagio sociale. "Oggi, in vista dell’entrata ufficiale nel sistema dello Sprar, è evidente che è giunto il momento di chiudere quei due centri di accoglienza privati, con la delocalizzazione dei relativi ospiti, e soprattutto - prosegue Sospiri - è giusto che le due strutture alberghiere vengano formalmente escluse dalla nuova gara, visto che nei bandi è coinvolta l’Azienda sociale Asp di Pescara, quindi un Organismo pubblico, che ha il dovere di fornire personalmente le strutture necessarie.

Escludendo formalmente la partecipazione dei due alberghi, avremo la certezza di aver posto fine a quello che comunque è stato ed è un business, ma soprattutto restituiremo tranquillità a centinaia di famiglie", come riportato su ilPescara.

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