Morosini, 10mila persone per i funerali a Bergamo: addio sulle note di Ligabue

Nella chiesa del quartiere di Monterosso le esequie del centrocampista del Livorno. Oltre 10mila persone per salutare il Moro

Morosini, 10mila persone per i funerali a Bergamo: addio sulle note di Ligabue

Bergamo si è stretta attorno alla camera ardente allestita per la salma di Piermario Morosini. E oggi è il giorno del funerale del calciatore morto in campo il 14 aprile, mentre si disputava Pescara-Livorno

Nella chiesa del quartiere di Monterosso si sono celebrate le esequie del Moro, un saluto al quale hanno partecipato almeno cinquemila persone, tante, meno di quante se ne aspettavamo, ma comunque moltissime. Tutte lì per salutare il centrocampista del Livorno, come ha fatto don Luciano Manenti, amico e padre spirituale di Morosini.

Tante le personalità del mondo del calcio presente ai funerali. Tra loro Gianni Abete, presidente della Federcalcio e il suo vice Demetrio Albertini. Ma anche il ct della nazionale Cesare Prandelli. E Ciro Ferrara, allenatore dell'Under 21, di cui Morosini vestì la maglia. Poi i giocatori del Livorno, ultima squadra in cui ha militato, la dirigenza e delegazioni degli altri team di serie B.

La piccola chiesa di Monterosso non può contenere più di 600 persone. Per questo sono stati allestiti maxischermi per seguire la diretta televisiva, vicino alla chiesa o nello stadio dell'Atalanta.

È Franco Tentorio, sindaco di Bergamo, a ricordare la figura del calciatore, "un figlio e un fratello perfetto", che non aveva avuto una vita facile, segnata com'è stata dalla perdita in giovane età di entrambi

i genitori e di un fratello, morto suicida. Per questo "è commovente vedere la partecipazione" al momento del suo ricordo, "prova che era molto amato", anche in "tutte le città dove ha giocato".

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