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Morta Nonna Peppina, simbolo del terremoto in Centro Italia

Tra pochi giorni "Nonna Peppina" avrebbe compiuto 99 anni. Se n'è andata prima, rimanendo però il simbolo del terremoto del 2016 in Centro Italia. Per lei venne creata anche una legge che portava il suo nome: "Salva Peppina"

Morta Nonna Peppina, simbolo del terremoto in Centro Italia

Se n’è andata a 98 anni, Giuseppa Fattori quella che per tutta italia è stata la nonna simbolo del terremoto del Centro Italia nel 2016. Veniva chiamata da tutti nonna Peppina, da quando le telecamere l’avevano ripresa mentre nonostante l’età e alcuni problemi di salute, lottava come una leonessa per non lasciare la sua abitazione provvisoria. Una casetta di legno costruita insieme ai suoi familiari, a San Martino di Fiastra, la frazione di Macerata dove aveva vissuto da sempre.

Era stata insignita anche dell’onorificenza di commendatore della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella commosso dalla vicenda umana e dal coraggio di questa donna, che non si è arresa neanche al terremoto e alla completa distruzione delle 13 case della sua piccola comunità. “Non so se me lo merito – aveva detto all’epoca al presidente – ma sono tanto contenta. Non mi aspettavo niente e la vita mi ha dato veramente tanto”.

Avrebbe compiuto 99 anni il 26 novembre. Ancora pochi giorni per un grande traguardo che non è riuscita a raggiungere, anche se in vita era arrivata dove neanche la politica era riuscita. Aveva rifiutato di lasciare quella casetta di legno, per la legge abusiva, realizzata vicino alla sua abitazione, distrutta dal terremoto. Casa poi ‘sanata’ dalla legge ‘Salva Peppina’ emendata apposta per lei, dopo la commozione che aveva suscitato la sua battaglia per rimanere tra le cose di una vita, invece di essere trasferita altrove.

Vinse anche sulla burocrazia nonna Peppina, tanto che a novembre 2017 potè tornare nella sua casetta e nel 2018 il tribunale di Macerata assolse lei e due dei suoi familiari dall’accusa di abuso edilizio.

A dicembre 2020, erano iniziati i lavori per la ristrutturazione della sua casa distrutta dal terremoto: “Spero di poterci andare a vivere almeno per un giorno”, aveva detto all’epoca. Ma non è stato così, solo tre settimane fa era scivolata cadendo dal divano. “Era molto fragile”, sono state le parole del sindaco del paesino. I funerali si svolgeranno il 20 novembre a Fiastre.

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