Stefano Paternò, militare di 43 anni in servizio ad Augusta, è morto in casa sua la scorsa notte, poche ore dopo essere stato sottoposto all'inoculazione del vaccino anti-Covid. L’uomo, originario di Corleone, si era trasferito a Misterbianco, in provincia di Catania, dove risiedeva con la moglie e i due figli.
La procura apre una inchiesta
La procura di Siracusa ha aperto una inchiesta per accertare le cause della morte. Il procuratore Sabrina Gambino ha sottolineato che “non ci sono evidenze che il decesso sia legato alla somministrazione del vaccino, al momento non risulta alcuna correlazione. Avvieremo gli accertamenti sul caso e sarà l'autopsia a stabilire quali sono state le cause della morte".
Secondo quanto emerso, nella mattinata di lunedì 8 marzo, aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca che da alcuni giorni viene somministrato anche all’interno dell’ospedale militare megarese. Paternò non avrebbe avuto problemi durante la giornata, né immediate reazioni avverse subito dopo aver ricevuto il siero. Il militare ha quindi fatto ritorno alla sua abitazione ma improvvisamente, durante la notte, sarebbe salita la sua temperatura corporea. La febbre non sarebbe però scesa neanche con ricorrendo ai farmaci. Dopo poche ore il militare è morto. Inutili tutti i tentativi da parte degli operatori del 118 di salvare la vita al 43enne, il decesso sarebbe avvenuto per arresto cardiaco.
Il militare lascia moglie e due figli
La Marina militare avrebbe confermato la sospensione delle somministrazioni del vaccino nell’ospedale militare di Augusta. Solo l’esame autoptico che verrà eseguito sul corpo del 43enne potrà chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti si occuperanno anche di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo e di avere tutte le informazioni possibili sul suo stato di salute e anche di sapere se soffriva di eventuali patologie al momento della morte. Il sottoufficiale della Marina militare lascia la moglie e due figli piccoli. La campagna vaccinale in Sicilia è arrivata fino a ieri alla inoculazione di 450.569 dosi di vaccino.
Pochi giorni fa una docente di 62 anni è morta tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca.
Dopo appena 2 ore dalla somministrazione erano sopraggiunti i primi sintomi che avevano poi portato al decesso, avvenuto il 2 marzo. Nel registro degli indagati il cardiologo e il medico di base della donna. Ma in questo caso l'autopsia ha "assolto" il vaccino: la donna sarebbe morta di infarto intestinale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.