Napoli, muore dopo operazione per un’ernia

Un uomo è morto dopo un’operazione di ernia inguinale all’ospedale San Paolo di Napoli. La famiglia ha presentato una denuncia che ha portato al sequestro della cartella clinica e della salma. L’associazione Codici chiede chiarezza sulla tragica vicenda

Napoli, muore dopo operazione per un’ernia

Morire dopo un’operazione di routine. È quanto accaduto all’Ospedale San Paolo di Napoli dove un uomo di circa cinquant’anni, ricoverato per una ernia inguinale, è deceduto in seguito a complicazioni ancora sconosciute sorte durante l’intervento effettuato in regime di day hospital.

I familiari, sconvolti dalla inaspettata tragedia, hanno presentato una denuncia che ha portato al sequestro della cartella clinica e della salma.

Per accertare le cause della morte del paziente e stabilire le eventuali responsabilità sarà eseguita una autopsia.

Intanto l'associazione “Codici”, che da anni porta avanti una difficile battaglia per la tutela e il diritto alla salute dei cittadini, chiede chiarezza sull’intera vicenda.

“La vittima della vicenda è un uomo di circa cinquant'anni che, ricoverato per un'ernia inguinale, è deceduto in seguito all'operazione presso l'Ospedale San Paolo di Napoli. L'uomo, che avrebbe dovuto essere sottoposto ad un veloce intervento in day hospital è, invece, deceduto. I familiari hanno presentato una denuncia per ricostruire la dinamica dei fatti. Sarà necessario ora chiarire le cause che hanno portato alla morte l'uomo e stabilire le eventuali responsabilità”, si legge in una nota diffusa dell'associazione.

Anche il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, fa sentire la sua voce affermando di aver disposto ulteriori accertamenti al fine di verificare eventuali responsabilità: “Ho acquisito una prima relazione da parte dei due medici chirurghi che hanno operato due volte il paziente nei giorni 10 e 11 luglio scorsi. Da tale relazione non sembra evincersi, al momento, alcuna responsabilità. Circostanza che si spera sia confermata dagli esiti del riscontro autoptico”.

Per non lasciare nulla di intentato lo stesso Forlenza ha predisposto nuove indagini “da parte del Servizio Ispettivo Aziendale, della struttura Rischio clinico e del

Dipartimento Ospedaliero Aziendale”.

Il direttore generale ha inoltre promesso ai familiari dell’uomo deceduto che se dovessero emergere responsabilità da parte dei medici si procederà nei termini di legge e di contratto.

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