Il Comune di Napoli guidato da Luigi De Magistris impiegherà i proventi ricavati dalla tassa di soggiorno per coprire i costi dell'installazione delle luminarie natalizie.
Nel capoluogo partenopeo, infatti, chiunque sosti nelle numerose strutture ricettive sul territorio comunale, sin dal 2012 è costretto a pagare un'imposta di soggiorno. A pagare le luminarie alla città saranno quindi - almeno in parte - i turisti.
A stabilirlo, alla vigilia dell'inizio dell'Avvento, una delibera votata dalla Giunta comunale, che ha approvato l'idea degli assessori alla Pubblica illuminazione e alla Cultura e al Turismo. Palazzo San Giacomo quindi pagherà (con i soldi riscossi con la tassa di soggiorno) l'illuminazione a festa di quei quartieri della città in cui negozianti e imprenditori non ossono o non vogliono intervenire.
"Ciò a riprova che favorendo forme di sinergia tra attività imprenditoriali e sviluppo sociale, si crea un modello virtuoso a vantaggio esclusivo dello sviluppo e della valorizzazione della città di Napoli", spiegano i due assessori Ciro Borriello e Nino Daniele.
Il modello escogitato dalla giunta comunale partenopea, dunque, prevede che siano i turisti a finanziare l'illuminazione a festa della città: qualcosa di simile - seppure con modalità diverse - a ciò che succede a Polignano a mare, dove per ammirare gli addobbi natalizi è stato istituito addirittura un ticket
di 5 euro per chiunque non lavori in paese.Nella celebre località costiera in provincia di Bari si è pensato di introdurre un numero chiuso con tanto di varchi per regolamentare gli accessi e biglietto d'ingresso per potersi godere la vista delle luminarie.
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