Un neo papà di Napoli scrive una lunga lettera per raccontare un caso di buona sanità: la nascita della sua bambina avvenuta il 12 dicembre scorso all'ospesale San Paolo.
Solo alcuni giorni fa Susanna Ceccardi, sindaco leghista di Cascina (Pisa), rivendicava in tv la "giusta" differenza di stipendio tra medici calabresi e quelli dell'Emilia Romagna, in cui i secondi sono pagati più dei primi. Secondo il primo cittadino toscano i casi di malasanità si verificano al Sud e non al Nord. Dunque, è giusto che i dottori dell'Emilia siano pagati di più rispetto a quelli della Calabria. A pochi giorni da quelle dichiarazioni, un neo papà di Napoli decide di inviare una lettera a Fanpage.it per raccontare un caso di buona sanità. Al Sud.
Salvatore Melillo e la moglie decidono di far nascere la piccola Denise all'ospedale San Paolo di Napoli. "Prima del ricovero di mia moglie - racconta - quando mi si chiedeva in quale ospedale sarebbe nata mia figlia e io rispondevo che si trattava di quest’ospedale, in tanti mi invitavano a scartare questa scelta, ad evitare il San Paolo. Quando si dice brutta nomea. Mi hanno fatto vivere di ansia in tutto il periodo di gravidanza di mia moglie". Quando però è arrivato il momento del parto, l'uomo e la consorte hanno trovato una situazione molto diversa rispetta a quella immaginata. "Sebbene la struttura esternamente lasci a desiderare, voglio parlare del reparto di ginecologia/ostetricia e nido - scrive - Un reparto, sito al secondo piano, che si presenta in uno stato pulito, ma la cosa più importante è la disponibilità dei sanitari, degli operatori, degli infermieri e dei medici.
Si offre risposta ad ogni informazione richiesta dai pazienti o dai parenti e le informazioni vengono fornite in modo dettagliato, senza agitazione, con serenità, nel personale non traspare alcun fastidio. Allora, mi chiedo perché gettare tanto fango su un ospedale dove alcuni reparti funzionano davvero bene, perché fare di tutta l’erba un fascio?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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