Napoli, ritrovati telefonini a disposizione dei detenuti

Nuovo episodio nel carcere di Secondigliano. La denuncia del sindacato di polizia penitenziaria che si rivolge al governo

Napoli, ritrovati telefonini a disposizione dei detenuti

Dopo il ritrovamento, qualche giorno fa, di cinque microtelefoni cellulari addosso ai detenuti nel carcere di Secondigliano a Napoli, si sono intensificate le perquisizioni all'interno dell'istituto penitenziario. Così ieri sono stati scoperti altri tre dispositivi di telefonia mobile. A renderlo noto il sindacato della polizia penitenziaria Uspp. Costante è l'attività di controllo e repressione da parte del comando degli agenti di custodia all'interno del carcere di Secondigliano.

Ciro Auricchio, segretario regionale dell'Uspp, nel commentare l'accaduto, sottolinea come sia importante "il potenziamento degli strumenti atti a intercettare e schermare i telefonini illegittimamente introdotti nel carcere, al fine di contrastare la criminalità organizzata che continua a rimanere in conttato con l'esterno". Il sindacato ha, ancora, l'intenzione di interpellare il governo rivolgendosi direttamente al ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

La polizia penitenziaria spinge la politica a scendere in campo "al fine di prevedere nel caso specifico una fattispecie di reato che rappresenti il maggiore deterrente per arginare tale fenomeno, sempre più ricorrente nelle carceri".

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