Ancora una volta riflettori puntati sul cimitero di Poggioreale a Napoli, dove il degrado la fa da padrone ormai da anni. Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, delegati del sindacato di categoria degli impresari funebri Efi, denunciano le pessime condizione igieniche della struttura comunale. “In una cassetta in legno – affermano – è possibile vedere ad occhio nudo il fondo marcio e inumidito. In quel contenitore ci sono resti umani e materiale biologico. Le spoglie conservate sono decine, stipate alla meglio nel deposito del cimitero di Poggioreale, contro ogni norma che regolamenta il settore e creando anche un ambiente infestato da miasmi nauseabondi”.
Secondo i sindacalisti “il Comune di Napoli non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali. Le casse piccole sono destinate ai feti e agli arti amputati. Ed è follia che non si rispetti quanto giustamente impone la legge”. La normativa vigente prevede che “i resti mortali siano conservati in casse sigillate con delle targhe che identifichino nome e cognome e non con delle banali scritte a pennarello”.
Già qualche mese fa,
comunque, i cittadini si erano lamentati perché molti loculi erano stati scoperchiati dal maltempo e sistemati alla meglio dagli stessi visitatori, in mancanza di interventi celeri e concreti da parte del Comune di Napoli.
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