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Natale con i militari all'estero: una festa al fronte insieme al Generale

iL capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, che ha voluto passare il suo Natale accanto ai militari italiani impegnati in missione di pace all’estero

Natale con i militari all'estero: una festa al fronte insieme al Generale

Un tour de force attraverso cinque teatri operativi, al seguito del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, che ha voluto passare il suo Natale accanto ai militari italiani impegnati in missione di pace all’estero. È stato questo il nostro viaggio per documentare come hanno trascorso le festività gli uomini e le donne in divisa che operano in Iraq, Afghanistan, Emirati Arabi, Libano e Kosovo. Un percorso iniziato a Erbil, dove c’è il quartier generale dell’operazione Prima-Parthica, che vede impegnati sul campo circa 900 uomini, tra l’Iraq, dove ne abbiamo 600 e il Kuwait, con la Task Force Air che ne conta 300. Un territorio in cui, lo ha dimostrato il recente attentato che ha visto coinvolti 5 incursori italiani, il rischio terrorismo è ancora molto alto.

“L’Isis è sconfitto dal punto di vista militare - ha detto il ministro Guerini, ma il pericolo è ancora molto alto”, promettendo un impegno sempre maggiore in quei territori e assicurando che col prossimo Decreto missioni alcune nostre operazioni saranno potenziate. Fuori dalla chiesa, dopo la messa officiata dall’Ordinario militare Monsignor Santo Marcianò, un presepe dentro a una tenda, con un gatto che ha preso posto accanto a Gesù Bambino, mentre nell’ospedale Role 1 si fanno turni per garantire la salute di tutti. Ma nel giorno della Vigilia anche in un’area di forti tensioni come l’Iraq i problemi sono rimasti fuori e il brindisi non è mancato, tra scambio di regali, pandoro e cioccolata calda.

La mattina dopo, a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica militare, siamo ripartiti per Al Minhad, dove Vecciarelli ha voluto salutare i soldati che si occupano della logistica e dei transiti. Il pranzo di Natale con tortelloni, il tradizionale cotechino con le lenticchie e lo spumante ha fatto da contorno alla giornata di festa. Via, nel pomeriggio, verso Herat, Afghanistan, dove sono impiegati 800 militari della missione Nato Resolute support. Attualmente a guida della Brigata corazzata Ariete comandata dal generale Enrico Barduani. Gli auguri del Capo delle Forze armate, che ha ricordato anche i numerosi caduti della missione, hanno preceduto una cena a buffet con spiedini di pesce, panettone e ancora spumante. La mattina del giorno di Santo Stefano si vola verso il Libano. Da Beirut in elicottero fino alle basi di Naqura e Shama.

Ad accoglierci il generale Stefano Del Col, a capo della missione Unifil e il generale Diego Filippo Fulco, comandante del Jtf Sector West. Il tempo dello scambio di auguri e poi via, a bordo di un elicottero Nato che ci ha riservato la sorpresa di un arcobaleno in mare. Si vola di nuovo, verso Pristina, una città profondamente cambiata e che sembra aver quasi dimenticato l’epoca dei conflitti.

A Film City, base della Kfor Nato c’è pure Babbo Natale ad aspettare la visita del generale Vecciarelli. E c’è tempo per due battute e per un saluto aeronautico speciale. È già il 27. Si torna a casa, dopo un Natale che assume un significato diverso se trascorso insieme a chi la pace la garantisce sul serio.

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