Gli negano la casa popolare Immigrato punta coltello ai figli

Un 32enne tunisino è salito per protesta sul tetto del municipio di Casignana (Reggio Calabria) e ha puntato il coltello alla gola dei figli

Gli negano la casa popolare Immigrato punta coltello ai figli

Gli hanno negato la casa popolare, così ha deciso di protestare salendo sul tetto del municipio e minacciando di uccidere i suoi stessi figli.

Protagonista della vicenda è Samir Faddal, 32enne di origine tunisino. Quando si è visto negare un alloggio popolare ha reagito d'impulso. Ha preso moglie e figli e gli ha portati sul tetto del municipio di Casignana, in provincia di Reggio Calabria. Dopodiché ha estratto un coltello e lo ha puntato al collo dei piccoli di 2 e 3 anni. Lo stesso coltello era stato usato per minacciare alcuni dipendenti comunali.

Inoltre l'uomo ha anche danneggiato mobili e attrezzature d’ufficio presenti negli uffici comunali.

L'immigrato è stato disaramato e arrestato dai carabinieri che prima hanno dovuto intavolare una mediazione per convincere il 32enne ha non compiere gesti avventati e rilasciare la moglie e i bambini. Come rimporta Imola Oggi, ora dovrà rispondere alle accusse di danneggiamento aggravato e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere

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