Lo scorso anno in Italia, tra settore pubblico e privato, si sono persi quasi 109 milioni di giorni di lavoro. È quanto emerge dall'Osservatorio Inps, secondo il quale nella Pubblica amministrazione ci si ammala il doppio che nel privato: in media 10 giorni e mezzo lo scorso anno, contro gli oltre 5 giorni e mezzo delle aziende private.
Nel settore privato lo scorso anno sono stati fatti in totale 77.195.793 giorni di malattia, mentre nel pubblico il monte malattie è arrivato a quota 31.525.329. Se si considera però il numero dei dipendenti sia pubblici (3 milioni) che privati (13,6 milioni), ne consegue che i giorni di malattia nel pubblico sono stati in media 10,5 mentre nel privato 5,67.
Il numero dei certificati di malattia trasmessi rispetto al 2013, presenta un lieve aumento dell`0,8% per la pubblica amministrazione e una diminuzione del -3,2% per il settore privato.
Nel settore privato la classe di età dei lavoratori con almeno un evento di malattia nel 2014 a maggior frequenza è quella tra i 40 e 44 anni (16,1%) a differenza della pubblica amministrazione in cui, invece, la classe di età a maggior frequenza è quella tra i 55 e 59 anni (20,8%). A livello di genere invece, nel 2014, i lavoratori con almeno un evento di malattia sono in maggioranza maschi (56,1%) nel comparto privato e in maggioranza femmine (69,0%) nella Pubblica amministrazione.
C'è un dato
invece che accomuna i due settori. Indipendentemente dal fatto che si lavori nel pubblico o nel privato, casualità vuole che il giorno in cui ci si ammala più di frequente è il lunedì, subito dopo il weekend.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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