Nessuna traccia di Yara sul furgone di Bossetti

Dopo le analisi del Ris di Parma, la difesa starebbero valutando la possibilità di presentare un'istanza di scarcerazione

Nessuna traccia di Yara sul furgone di Bossetti

Nessuna tracce, niente materiale biologico. Ad oggi la presenza di Yara Gambirasio non può essere ricondotta nell'auto e nel furgone sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti e analizzati dai carabinieri del Ris di Parma. Da quanto si è saputo, inoltre, i legali di Bossetti, gli avvocati Salvagni e Gazzetti, starebbero valutando la possibilità di presentare un'istanza di scarcerazione. La mancanza di tracce sui mezzi arriva, infatti, all'indomani di un altro colpo di scena: i risultati sui reperti piliferi avrebbero escluso il codice genetico del muratore di Mapello, ad oggi unico indiziato per l'omicidio della ragazza di Brembate Sopra.

Le analisi del Ris di Parma sulla Volvo V40 e sull’Iveco Daily di Bossetti sono iniziate lo scorso primo luglio con l’utilizzo di strumenti come la Crimescope, una lampada che individua tracce biologiche, e il Luminol, che scova residui di sangue anche dopo anni e lavaggi accurati. Gli accertamenti tecnici irripetibili, disposti dal pm di Bergamo Letizia Ruggeri, sono avvenuti in contraddittorio tra le parti e alla presenza del consulente della difesa, Sarah Gino, e della famiglia di Yara, Giorgio Portera.

Stando a quanto risulta a fonti della difesa, sui due mezzi del presunto assassino non sarebbero state rinvenute finora tracce biologiche riconducibili alla ragazzina di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre del 2010 e il cui cadavere è stato trovato tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. La relazione sul materiale rinvenuto sull’auto e sul furgone del muratore di Mapello, in carcere dallo scorso 16 giungo, verrà depositata nelle prossime settimane e probabilmente dopo l’estate. Altra relazione ancora da depositare è quella su altro materiale biologico, come peli o capelli, trovato sul corpo della ragazzina. Per il momento, però, secondo la difesa, da entrambi gli accertamenti non sarebbero emersi elementi a carico di Bossetti.

Dunque, i difensori, da quanto si è appreso, per contrastare un quadro accusatorio basato, a loro dire, solamente sull'indizio del dna, stanno valutando l’ipotesi di presentare al gip di Bergamo Ezia Maccora un'istanza per chiedere la scarcerazione del carpentiere.

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