Neve, Ferrovie chiede scusa "Ora pronti a investire"

L'ad di Ferrovie, Mazzoncini, si scusa coi viaggiatori per i ritardi dovuti al maltempo: "Pronti a investire 100 milioni di euro sul Centro Sud"

Neve, Ferrovie chiede scusa "Ora pronti a investire"

Dopo i disagi, arrivano le scuse. "Sono stati commessi degli errori, che non ripeteremo", assicura l'ad di Ferrovie, Renato Mazzoncini, nella bufera per i ritardi dei treni a causa della neve nei giorni scorsi.

"Dobbiamo delle scuse ai passeggeri", dice ora a Repubblica, "Quando uno sta sette ore in treno c'è poco dire, bisogna solo scusarsi, e attrezzarsi per fare sì che non accada più". Eppure Mazzoncini punta il dito contro la neve e contro "la sfortuna": "Quando la situazione si stava per sbloccare si è fermato un treno di Italo sulla rete, cosa che ha comportato l'uso di una sola linea unica ad alta velocità tra Nord e Sud. Facciamo la manutenzione e anche gli investimenti: ma bisogna considerare che negli ultimi 6 anni la circolazione è passata da 16 milioni di treni-chilometro l'anno a 33 milioni di treni-chilometro".

"Potevamo bloccare tutto il traffico, oppure mantenerlo tutto", aggiunge, "Sono entrambi errori, credo. Abbiamo scelto la seconda, per lo spirito di servizio dei ferrovieri e abbiamo portato a spasso 8mila treni: ma non ha pagato. Quindi abbiamo preso due provvedimenti: mettere le scaldiglie e proceduralmente, di fronte all'emergenza meteo e in coordinamento strettissimo con la protezione civile prendere provvedimenti che riducano i problemi, limitando il servizio. Era la mossa giusta da fare, non vogliamo più che la gente dica: Se avessi saputo restavo a casa. Abbiamo fatto un errore, si cambia".

Mazzoncini promette inoltre nuovi investimenti volti a migliorare le infrastruttre: "Metteremo la rete in condizioni di parità con il resto del Paese.

Nella logica precedente l'investimento era considerato ingiustificato, adesso non lo è più", assicura, "Metteremo la rete in condizioni di parità con il resto del Paese. Nella logica precedente l'investimento era considerato ingiustificato, adesso non lo è più".

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