No Tav sempre impuniti: attaccano i poliziotti ma i giudici li assolvono

Un gruppo di attivisti contro l'alta velocità ha bloccato la Torino-Bardonecchia e attaccato i poliziotti, ma è rimasto impunito

No Tav sempre impuniti: attaccano i poliziotti ma i giudici li assolvono

Bloccarono l'autostrada Torino-Bardonecchia, appiccarono un incendio e attaccarono anche i polizotti, ma sono stati assolti dal Tribunale. E così il gruppo di No Tav è rimasto impunito, nonostante i video che li inchioderebbero.

I fatti risalgono all'agosto 2013, quando una ventina di attivisti contro l'alta velocità fermarono il traffico sulla A32, con cassonetti dell'immondizia, copertoni e quant'altro. La pubblica accusa, come ricorda Filippo Facci su Libero, aveva chiesto per i No Tav un totale di 67 anni di carcere per interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e incendio (per il quale però mancano i filmati).

Per l'episodio furono fermati in tre e identificati in diciasette, anche se a compiere il tutto fu almeno una cinquantina abbondante di persone, accorsa in massa su quel pezzo d'asfalto, dove peraltro un malcapitato camionista olandese di passaggio con trasporto eccezionale fu assalito da decine di incappucciati, che gli distrussero portiere, finestrini e gli squarciarono anche uno pneumatico.

Ma quel blocco

autostradale non poteva essere considerato un'interruzione di pubblico servizio, ha sempre sostenuto la difesa e alla fine il giudice le ha dato ragione: assoluzione. Insomma, l'ennesima "stranezza" della giustizia all'italiana.

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