È tornata la violenza No Tav: insulti e pietre contro poliziotti

Durante una protesta organizzata da militanti No Tav un poliziotto e un finanziere sono rimasti feriti

È tornata la violenza No Tav: insulti e pietre contro poliziotti

Non si placano le tensioni in Val di Susa dove a seguito di alcuni disordini causati da militanti No Tav due esponenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Il movimento No Tav ha dato luogo oggi a una vera e propria manifestazione, una protesta ancora una volta contro l’allargamento del cantiere per la realizzazione della linea Torino-Lione. A farne le spese un poliziotto e un finanziere rimasti feriti ma che non si troverebbero in gravi condizioni.

In centinaia alla manifestazione No Tav

La manifestazione si sarebbe svolta a Giaglione, dove un gruppo di attivisti, circa 250, una volta terminata l’assemblea, nel cercare di raggiungere il cancello del cantiere avrebbe lanciato petardi, sassi e bombe carta contro le forze dell’ordine, le quali avrebbero risposto all’attacco con un consistente lancio di gas lacrimogeni. Il poliziotto e il finanziere sarebbero rimasti feriti durante le tensioni avvenute nei boschi. Centinaia sarebbero gli attivisti incappucciati che si sono incamminati lungo i sentieri di montagna dopo essersi radunati al campo sportivo di Giaglione. Una volta giunti al cancello del sentiero “Gallo-Romano”, che chiude l’accesso all’area di cantiere di Chiomonte della nuova Torino-Leone, hanno iniziato a lanciare bombe carta e petardi contro le forze dell'ordine, arrabbiati probabilmente per il fatto di non essere riusciti a raggiungere il cantiere, nonostante abbiano provato a farlo sia dall’alto che dal basso. Il cantiere nei giorni scorsi era stato allargato.

Feriti un poliziotto e un finanziere

La questura ha fatto sapere che i lanci sono stati a distanza e che non c'è stato un contatto diretto. Il poliziotto e il finanziere non sono stati colpiti da bombe carta o sassi, ma sono rimasti feriti durante alcuni momenti concitati del confronto tra le forze dell’ordine e i militanti No Tav. L'obiettivo degli attivisti sarebbe quello di riuscire ad aggirare il cordone di sicurezza e raggiungere così il cantiere. Nella mattinata di oggi, domenica 13 dicembre, in centinaia sono arrivati da diverse zone d’Italia per prendere parte all’assemblea No Tav, organizzata proprio per manifestare contro la ripresa dei lavori.

All’incontro di oggi erano presenti anche alcuni esponenti di spicco del movimento No Tav. Secondo gli attivisti, la manifestazione è stata indetta “contro i lavori di devastazione della Val Clarea e contro la militarizzazione del territorio”.

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