Se non si può parlare di una profanazione, certamente è un vandalismo inutile e di cattivo gusto. A Noale, in provincia di Venezia, l'albero di Natale allestito in piazza XX Settember è stato preso di mira da ignoti teppisti.
La devastazione, però, non è stata casuale: fra le varie sagome di bambini che addobbavano il tipico abete, ad essere trovata decapitata è stata quella raffigurante una bimba di colore. Inoltre sui rami della conifera sono stati affissi i vessilli delle contrade del paese, fissati alle frasche con grucce rudimentali.
"Ogni atto contro il patrimonio culturale - ha spiegato a Venezia Today Enrico Scotton, presidente della Pro Loco di Noale - denota sicuramente una mancanza di una coscienza del 'bene comune' e una pochezza di cultura, ma un gesto che toglie qualcosa a un bambino è maggiormente triste perché evidenzia un buio emozionale e la mancanza di una eredità del passato che toglie il senso di
appartenenza al nostro paese".L'albero "multietnico", spiega il presidente della Pro Loco, doveva rappresentare "la sacralità della festa ma anche di tutti i bambini del mondo". Peccato che non tutti abbiano colto il messaggio.
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