Noleggiavano auto per un lungo periodo, che usavano formalmente per svolgere un'attività commerciale. Ma poi non le restituivano. Per questo i carabinieri di Livorno hanno arrestato tre uomini, accusati di associazione a delinquere e truffa.
La banda stipulava i contratti per il noleggio, con la copertura di prestanomi o di società fittizie, cui avrebbero dovuto essere recapitate le fatture. Come garanzia del pagamento, i tre fornivano degli assegni tratti da conti correnti aperti appositamente per poter ottenere il blocchetto, ma che risultavano sprovvisti di denaro, al momento dell'incasso.
Una volta noleggiati, i veicoli venivano usati per compiere altre azioni criminali, quali furti in abitazione, reati di estorsione, violenza privata, minacce e truffe ai danni delle compagnie assicurative, messa in atto con la simulazione di incidenti stradali.
L'indagine, denominata "Fake car" e coordinata dal procuratore della Repubblica di Livorno, era iniziata nel 2017, quando il titolare di una delle agenzie di autonoleggio aveva denunciato il mancato pagamento e la mancata restituzione di un'auto. Il nucleo investigativo dell'Arma, scoperta un'altra denuncia simile, a carico delle stesse persone, aveva avviato un'inchiesta, che ha portato in luce l'esistenza di un'intera associazione a delinquere. Infatti, insieme ai tre arrestati, sono state indagate altre sei persone, in merito ai reati commessi al di fuori della truffa dell'autonoleggio.
Grazie alle prove raccolto nel corso
dell'indagine, nelle prime ore di questa mattina i carabinieri hanno arrestato i tre uomini: due livornesi, Andrea Calloni e Andrea Moriani, e un uomo residente a Pisa, già noto alle forze dell'ordine, Juri Tauman.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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