Avevano raccontato l'orrore delle Foibe al Giornale, in una lunga intervista pubblicata a febbraio dello scorso anno, in cui ripercorreva lucidamente quanto aveva visto nel 1943, quando aveva assistito i vigili del fuoco di Pola, impegnati a recuperare i cadaveri degli italiani uccisi dai partigiani di Tito.
Giuseppe Comand, 97 anni, è stato insignito oggi dell'onorificenza di commendatore al merito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Allora soltanto 23enne, era stato esentato dal calarsi nella foiba, ma questo non lo aveva esentato dall'assistere all'orrore dei corpi riemersi.
"Il maresciallo raccontava che era terrificante e sembrava di calarsi all'inferno - disse al Giornale - L'odore della putrefazione era così forte che si sentiva a chilometri di distanza. Il problema era recuperare i corpi straziati tenendoli il più possibile intatti".
"Spesso per metterli nelle casse si smembravano - ricordò - Le vittime italiane dei
partigiani di Tito, in gran parte civili, avevano i polsi stretti dal filo di ferro. Ed erano stati legati uno all'altro per gettarli nel buco ancora vivi sparando solo al primo, che faceva precipitare gli altri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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