"Non conosce la Costituzione". Il prof bacchetta Travaglio in tv

Scontro in tv tra il professor Parsi e Travaglio sull'invio di armi in Ucraina. "Lo vieta la Costituzione", ha affermato il giornalista, innescando la replica del docente: "Dove sta scritto?"

"Non conosce la Costituzione". Il prof bacchetta Travaglio in tv

"Lei non conosce la Costituzione!". Il docente universitario ha rimandato Marco Travaglio in diretta su La7. Per il giornalista torinese, un affronto che non poteva restare tale. Bacchettato dal professor Vittorio Emanuele Parsi, il direttore del Fatto Quotidiano si è infatti ribellato e in tv si è passati direttamente allo scontro. La discussione, avvenuta quest'oggi a Tagadà, verteva sulla guerra in Ucraina e sulla decisione dell'Italia di inviare armi a Kiev. "La Costituzione italiana non lo vieta", ha argomentato Parsi, incontrando però l'opinione contraria di Travaglio.

"Non abbiamo mai mandato armi a nessuno, lo vieta l'articolo 11", ha insistito il giornalista, costringendo il docente dell'Università Cattolica a ritornare sul concetto: "Quell'articolo non parla dell'invio di armi, questa è una certezza...". Nel tentativo di sedare gli animi, a quel punto, è intervenuto il co-conduttore di Tagadà, Alessio Orsinger, con la lettura dell'enunciato costituzionale in questione. Ma nulla da fare. Nemmeno il testo scritto è riuscito a mettere d'accordo i due contendenti.

Così, è ripartito il diverbio. Secondo round. "Allora Travaglio, dove sta scritto quello che lei ha detto? Le hanno letto l'articolo 11, basta aver fatto educazione civica...", ha attaccato Parsi. E ancora, via con un'altra scoppola al giornalista in collegamento, che nel frattempo citava alcuni costituzionalisti per avvalorare la propria posizione. "Ha appena detto a me che non conosco la Costituzione ed è emerso che invece lei non la conosce!", ha proseguito il docente di relazioni internazionali, facendo indispettire ancor di più Travaglio. "No, io la conosco benissimo", ha replicato quest'ultimo.

Il battibecco si è infammato nuovamente quando il direttore del Fatto ha sostenuto che "due terzi degli italiani sono contrari (all'invio di armi, ndr), perché sono cultori della Costituzione più di molti altri". Risposta di Parsi: "Ma si rende conto che sta facendo un gioco? Non c'entra niente...". Sulla questione Ucraina, però il confonto tra i due non si è esaurito sull'argomento armi. Poco più tardi, sono volati stracci anche sul tema della propaganda.

Travaglio, infatti, sottolineava come su entrambi i fronti ci fossero state informazioni orientate.

"La propaganda occidentale è riuscita a eguagliare in menzogna quella russa", aveva detto il giornalista. E Parsi, appena presa la parola: "Le propagande servono ad ideali diversi, metterle sullo stesso piano è mistificazione". Ancora scintille, ancora muro contro muro.

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