"Non voglio un morto sul mio aereo": con questa motivazione il pilota della Emirates Airlines ha fatto scendere dal veivolo un bambino inglese di 6 anni e la madre che lo accompagnava.
Dovevano partire da Gatwick e atterrare a Dubai, ma il loro viaggio è stato interrotto molto prima. Il motivo sembrerà assurdo, ma purtroppo è veramente questo. La mamma del piccolo di sei anni aveva prenotato il volo già un mese fa e mentre parlava al telefono con l'agenzia viaggi aveva chiaramente specificato che suo figlio è allergico alle noci. Le assistenti le avevano assicurato che non ci sarebbe stato nessun problema e che il viaggio sarebbe stato sicuro: "Non ci sarà alcuna traccia di noci sul vostro volo. Può stare tranquilla". Ma così non è stato. E invece di protestare la donna, è stato il pilota ad infuriarsi e a sbatterli giù dall'aereo.
Il pilota si è rifiutato di acettare sul veicolo il bimbo di sei anni perhé non poteva assicurare al 100% che sul volo non c'erano noci. "Non possiamo assicurare che sull'aereo non ci siano noci o tracce di noci. Quindi dovete abbandonare il vostro posto e aspettare l'aereo successivo. Non voglio mica un morto sul mio volo" : così si è giustificato il pilota della Emirates Airlines. La donna, sentendo questa motivazione, è andata su tutte le furie. Suo figlio di sei anni soffre di una forma di allergia molto acuta, tanto da non poter stare in una stanza dove ci sono le noci. E viene rifiutato per questo?
Ma quello che ha scatenato un vero e proprio putiferio è che la donna, oltre l'aver pagato un biglietto di 900 euro, è stata umiliata davanti a tutti e scortesemente è stata fatta scendere con il piccolo. "È come se avessere voluto far sentire in colpa il mio bambino. È malato e deve anche chiedere scusa per questo? È stato davvero imbarazzante, ci stavano guardando tutti mentre venivamo accompagnati fuori dall'aereo". Come scrive l'Huffingtonpost, la mamma del povero bimbo, al momento della prenotazione, ha più volte ripetuto alla compagnia che il figlio aveva questo problema e quindi non si sarebbe mai immaginata un reazione del genere.
All'indomani delllo spiacevole episodio, la compagnia aerea ha chiesto scusa alla famiglia inglese, con dei se e ma: "Ci dispiace che l'assistenza assicurata alla signora e a suo figlio non abbia soddisfatto le loro aspettative, ma la salute e la sicurezza dei nostri passeggeri è la nostra priorità e non possiamo scendere a
compromessi in questo". Un contentino che però lascia l'amaro in bocca se si considera che la donna aveva avvertito con largo anticipo la compagnia e soprattutto è stato umilato un bimbo per una cosa che non dipende da lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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