Novità per i fumatori dal 20 maggio entreranno in vigore le nuove regole sui prodotti del tabacco riportate dalla direttiva UE del 2014. Non potranno essere più venduti pacchetti da 10 sigarette, e anche quelli da 20 cambieranno sostanzialmente contenendo immagini choc per disincentivare la dipendenza da tabacco: le foto ritrarranno malati oncologici e figureranno in entrambi i lati dei pacchetti. ma novità in arrivo anche sulle sigarette elettroniche.
Produzione – La concentrazione di nicotina all’interno del liquido non potrà superare i 20 mg il millilitro ed i flaconi di ricarica non avranno un volume superiore ai 10 ml. Inoltre verranno elevati gli standard di sicurezza per e-cig e contenitori di ricarica che dovranno essere a prova di bambino e manomissione, protetti contro la rottura e le perdite e muniti di un meccanismo per una ricarica senza perdite.
Divieto quasi totale di pubblicità – Non sarà possibile effettuare comunicazioni commerciali in radio, tv, sulla carta stampata (ad eccezione di quella specializzata), né su internet e sarà esplicitamente vietato sponsorizzare eventi con portata transfrontaliera.
Notifiche - Dal 20 maggio 2016 tutte le aziende che vorranno immettere un nuovo prodotto sul mercato europeo dovranno notificarlo con 6 mesi di anticipo. La notifica verrà effettuata su un portale comune europeo (Common Entry Gate) attraverso un format comune di modifica. Format e portale sono stati istituiti dalla Commissione Europea ma non sono ancora operativi. La notifica dovrà contenere le seguenti informazioni che dovranno essere fornite da ogni singola azienda: Denominazione e recapito del fabbricante, della persona giuridica o fisica responsabile, Elenco di tutti gli ingredienti contenuti nel prodotto e delle emissioni risultanti dal suo impiego, suddivisi per marca e tipo, compresi i relativi quantitativi; Dati tossicologici riguardanti gli ingredienti e le emissioni del prodotto, anche riscaldati, Informazioni sulle dosi e sull'assorbimento di nicotina in condizioni di consumo normali, Descrizione delle componenti del prodotto, compresi, se del caso, il meccanismo di apertura e di ricarica della sigaretta elettronica o del contenitore di liquido di ricarica; Descrizione del processo di produzione, compreso se comporti la produzione in serie Dichiarazione di piena responsabilità riguardo alla qualità e alla sicurezza del prodotto.
“Da un lato, abbiamo una serie di regole molto sensate e logiche relative alla sicurezza dei prodotti e alla tutela dei minori, norme che appoggiamo pienamente perché, col tempo, porteranno presumibilmente a una maggiore fiducia dei consumatori nella categoria, forse addirittura rendendo più rapida l’adozione delle sigarette elettroniche da parte dei fumatori e accelerando i benefici alla salute pubblica che molti scienziati prevedono”, ha detto Marc Michelsen, Senior Vice President of Corporate Affairs and Communications di Fontem Ventures. “Dall’altro, però, abbiamo una complesso di norme prive di senso che limitano duramente, per non dire vietano del tutto, la pubblicità e la vendita di un prodotto che gli esperti di salute pubblica hanno stabilito essere il del 95% meno dannoso del tabacco”. In Gran Bretagna ad esempio il 50% degli svapatori si definisce ora “un ex-fumatore” dopo essere riuscito a smettere del tutto di fumare tabacco e anche l’autorevole Royal College of Physicians ha da poco pubblicato una relazione in cui si conferma che le sigarette elettroniche sono il 95% meno nocive del tabacco. “Il problema con la Direttiva europea è che molti dei suoi limiti - in particolare quelli relativi alla pubblicità - sembrano direttamente contraddire e contrastare il crescente consenso scientifico intorno allo svapo”, ha detto Michelsen.
“Se gli esperti di salute pubblica sono seriamente convinti che le sigarette elettroniche possano offrire un potente e convincente strumento di riduzione del danno, allora, ragionevolmente, dovrebbero fare tutto il possibile per favorire una più rapida adozione della sigaretta elettronica tra i fumatori. Invece, stanno mandando loro messaggi contrastanti”.
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