Le parole di Rosalinda Cannavò, entrata Adua Del Vesco al Gf Vip, durante le prime settimane di permanenza nella Casa hanno dato il via alla procura di Roma per l'apertura di un fascicolo per istigazione al suicidio nei confronti di Teodosio Losito. L'attrice ed ex gieffina è stata ascoltata pochi giorni fa dai giudici di piazzale Clodio, così come è stato chiamato anche Gabriel Garko, anche lui parte della società di produzione Ares al centro dell'indagine. L'indagine è stata aperta a seguito della denuncia dei familiari di Teodosio Losito e mira ad accertare se ci siano state davvero pressioni tali da portare lo sceneggiatore al gesto estremo, compiuto nel gennaio 2019. Come spesso accade, però, nel corso delle indagini sono entrati in gioco anche altri elementi. Il Corriere della sera riporta di una causa civile parallela per una polizza sulla vita del valore di 300mila euro stipulata da Losito in favore di suo fratello Giuseppe.
Questa causa civile vede contrapposti Giuseppe Losito e Alberto Tarallo, ex compagno dello sceneggiatore per quasi 20 anni, nonché produttore cinematografico e titolare della società Ares. Dalle ricostruzioni pare che pochi mesi prima di morire, Teodosio Losito avesse qualche problema finanziario e avrebbe, quindi, chiesto sostegno proprio a Tarallo, promettendogli di renderlo beneficiario dell'assicurazione. A riprova del suo diritto di rivalsa sulla polizza, il produttore ha mostrato ai giudici una mail di Teodosio, nella quale lo sceneggiatore gli prometteva l'intestazione della polizza. La famiglia di Losito si è opposta ed è iniziata la disfida legale per stabilire di chi sia il beneficio dei 300mila euro di premio assicurativo.
Intanto i giudici di piazzale Clodio proseguono anche l'ascolto delle persone che potrebbero dare un importante contributo alla risoluzione del caso di suicidio di Teodosio Losito. Dopo Rosalinda Cannavò e Gabriel Garko, infatti, è stato sentito Massimiliano Morra. L'attore è stato una delle star delle fiction Ares, nonché uno dei concorrenti del Gf Vip appena concluso, lo stesso in cui era presente anche la Cannavò. Ed è proprio da un discorso tra i due che sono emersi i dettagli che hanno poi portato i familiari di Losito a sporgere denuncia.
L'obiettivo degli inquirenti è quello di mettere a confronto le versioni delle persone che in quegli anni frequentavano la villa di Zagarolo, centro operativo dell'Ares. Il dubbio degli inquirenti, supportato dal dialogo mai esplicito di Rosalinda Cannavò con Massimiliano Morra, è che dietro ci possa essere una sorta di setta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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