Sono 400mila in più i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato firmati rispetto a un anno fa, un dato fornito dal ministero che fa segnalare un aumento tendenziale del 7,1% in dodici mesi, concentrato perlopiù nei settori industriale e agricolo.
Diversa la situazione per i servizi, dove si assiste a un calo generale, fatta eccezione per l'istruzione, dove i nuovi contratti a tempo indeterminato sono 17mila. A riverlo anticipazioni dei dati delle Comunicazioni obbligatorie, "in continuità con quelli relativi al secondo trimestre".
Complessivamente, rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, gli avviamenti sono stati 2milioni e 474mila, in crescita del 2,4%. Il 70% dei nuovi rapporti di lavoro sono però a tempo determinato, un dato che segna un incremento "dell'1,8% rispetto al terzo trimestre 2013". 2milioni e 415mila le cessazioni.
A ottobre, rivela l'Istat, il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di un punto sull'anno. Un record storico, se si considerata l'inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977.
A ottobre è in crescita il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero la quota di disoccupati sul totale di quanti hanno un lavoro o lo stanno cercando. Il dato è salito al 43,3%, 0,6 punti percentuali in più rispetto al mese precedente, 1,9 nel confronto tendenziale.
708mila i disoccupati tra i 15 e i 24 anni, mentre il numero complessivo è di 3 milioni 410mila. L'aumento su base annua è del 9,2%, del 2,7% rispetto al mese precedente.
538em;">"Il tasso di disoccupazione ci preoccupa - ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi -, ma guardando i numeri il dato di occupati sta crescendo. Da quando ci siamo noi ci sono più di 100mila posti di lavoro in più".
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