'Ocean Viking' lascia Marsiglia E l'Ong sfida l'Italia (e Salvini)

Partita la nuova missione della Ocean Viking. Ha lasciato il porto francese e in pochi giorni sarà davanti la Libia

'Ocean Viking' lascia Marsiglia E l'Ong sfida l'Italia (e Salvini)

La Ocean Viking, nuova nave noleggiata dalle ong "Sos Méditerranée" e "Médecins sans Frontières", ha lasciato poco fa il porto francese di Marsiglia per la sua prima missione di salvataggio di migranti al largo della Libia. La Ocean Viking adesso andrà ad affiancare la Open Arms e la Alan Kurdi che si trovano al centro del Mediterraneo e che hanno già salvato alcuni migranti. Va sottolineato nel caso di Msf e di Sos Mediterranée che il ritorno in mare è stato possibile anche grazie alla donazione ricevuta dal Comune di Parigi: circa 100mila euro. La decisione di aprire il portafoglio a favore dell'ong è arrivata nella stessa giornata in cui proprio il comune della caputale francese ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria alla capitana della Sea Watch che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza, Carola Rackete. La nave di fatto può ospitare fino a 300 persone e sull'immenso ponte è stato costruito un vero e proprio ospedale galleggiante. A bordo poi ci sono anche una "imbarcazione di salvataggio rapido lanciata da gru (FRC SOLAS)", due "gommoni di salvataggio rapido varate da gru (tipo RHIB)" e una barca "di salvataggio gonfiabile", hanno fatto sapere i responsabili della Ong. C'è tutto ciò che serve per lanciare nuovamente la sfida al governo italiano e alla sua politica di porti chiusi.

La nave è salpata da Marsiglia che finora resta solo un porto di partenza e non di arrivo. Infatti la Francia, sia al vertice di Helsinki che a quello di Parigi di qualche settimana fa, ha rivendicato il principio del "porto vicino più sicuro". Un principio questo che di fatto non spalanca le porte ad una collaborazione tra Stati Ue per la redistribuzione dei migranti. Il primo porto di sbarco, spesso, è quello di Lampedusa o di Pozzallo.

Una circostanza che autorizza poi gli altri Paesi Ue a impegnarsi solo su base volontaria per l'accoglienza dei migranti. Su questo punto si giocherà la prossima battaglia in Ue tra l'asse franco-tedesco e quello italo-maltese.

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