Continua la fuga dei migranti. E in 700 salgono sulla nave quarantena

Oltre 30 migranti in quarantena provenienti da Lampedusa sono scappati dai centri di accoglienza in Molise, scatenando la rabbia dei sindaci, preoccupati per le possibili ripercussioni sanitarie

Continua la fuga dei migranti. E in 700 salgono sulla nave quarantena

Continuano le fughe dei migranti in quarantena dai centri di accoglienza nel territorio italiano, oltre che le proteste. Ieri è stata una giornata campale in tal senso per le forze dell'ordine, che da nord a sud hanno avuto a che fare con le rivolte ma soprattutto i tentativi, riusciti o meno, di allontanamento dalle strutture. In Molise si sono verificate alcune delle situazioni più complicate e ora gli amministratori locali sono sul piede di guerra. Intanto a Lampedusa sono iniziate le operazioni di carico a bordo della nave Azzurra di GNV.

Il Molise è una tra le regioni ad aver avuto la minore incidenza di contagi da Covid. Molte delle sue cittadine sono riuscite a restare Covid-free ma ora, con l'arrivo dei tanti migranti distribuiti nei vari centri di accoglienza sul territorio, rischia di accendersi una vera emergenza sanitaria. La fuga più importante si è verificata a Campomarino, dove 32 persone sono scappate dall'ex Sweet Dreams. Inizialmente sembrava fossero 20 gli stranieri che si erano allontanati, ma nel corso della giornata il loro numero ha continuato a salire fino a stabilizzarsi a oltre 30 unità, come confermato da fonti della Digos. I migranti accolti nel centro di Campomarino sono tutti in quarantena per ragioni sanitarie. In 83 sono arrivati in Molise lo scorso 31 luglio ma già nel weekend hanno preso le vie di fuga in piccoli gruppi, eludendo la sorveglianza del centro. Il primo tampone è risultato essere negativo ma, come da prassi, avrebbero dovuto rispettare i 14 giorni di quarantena in isolamento singolo. I migranti di Campomarino sono tutti giovani adulti di sesso maschile, considerati migranti economici perché provienti dalla Tunisia dove non esiste uno status di guerra o di immininente pericolo, pertanto sono tra quelli che dovrebbero essere espulsi e rimpatriati.

Una situazione analoga a quella di Campomarino si è verificata a Campolieto, dove ieri un migrante aveva fatto perdere le sue tracce. L'allarme è poi rientrato nel corso della giornata, ma la preoccupazione resta alta in Molise, visto che proprio in quel centro nei giorni scorsi si sono verificati due casi di positività al Covid tra i richiedenti asilo. Al migrante in fuga, poi ritrovato, è stata comminata una multa. Infine, sempre in Molise, due stranieri si sono allontanati dal centro di accoglienza di Isernia. Nei prossimi giorni è previsto un altro screening a tappeto tra i migranti giunti in Molise, per verificare che nel frattempo non si siano verificate nuove positività. La situazione nella piccola regione del centro Italia è esplosiva. I sindaci sono preoccupati per quella che potrebbe rivelarsi una bomba virale per il territorio. Al presidente della Regione Molise è stato comunicato con ritardo il trasferimento nella sua regione di un gruppo di stranieri irregolari da Lampedusa ma quello che viene contestato è l'assenza di un esame a tampone sui migranti prima della partenza dall'hotspot siciliano, che avrebbe impedito l'esportazione del virus in altre regioni. L'unico esame effettuato è stato quello sierologico, che ha evidenziato bassa affidabilità anche in altre circostanze.

"Un governo superficiale e sordo alle richieste dei territori sta causando gravi danni con la non-gestione dei flussi migratori. Anche il Molise, da oggi, si aggiunge alla triste contabilità di fughe dai centri dove gli immigrati vengono accolti, lungo tutta la Penisola. Nelle ultime ore, si registrano una ventina di immigrati (poi saliti a 32, ndr) che sono scappati dal Cas di Campomarino, oltre ad un ospite che si è dileguato dalla struttura di Campolieto", ha dichiarato Annaelsa Tartaglione, coordinatrice di Forza Italia in Molise. La rappresentante politica ha voluto porre l'accento sulla non compatibilità della presenza su un territorio come quello di Campomarino di un nutrito gruppo di migranti in piena stagione turistica, in un anno già compromesso dalla pandemia: "È deprecabile aver donato agli imprenditori del comparto, a chi arriva in vacanza e ai cittadini, questo 'bonus' della paura. Sì, perché immigrati che fuggono dalle strutture dove sono posti in isolamento precauzionale creano disagio, problemi di sicurezza, oltre al timore di nuovi contagi. Siamo di fronte ad una pessima prova di un Esecutivo che per i propri dogmi ideologici rischia di alimentare la tensione sociale sui territori devastando il Paese".

Per cercare di porre rimedio , a Lampedusa, sono iniziate in queste ore le operazioni di svuotamento dell'hotspot con il trasferimento dei migranti a bordo della nave quarantena Azzurra. Sono 250 finora gli stranieri portati a bordo, tutti di nazionalità tunisina. Sulla nave c'è spazio ancora per 750 persone, su una capienza massima di 1000, ed è possibile che vengano fatti imbarcare tutti i 700 migranti presenti nel centro di Lampedusa. Se sull'isola si procede al trasferimento, a Cirò Marina (Crotone) sono attesi circa 60 migranti la cui barca si è incagliata negli scogli.

I mezzi di soccorso sono all'opera per liberare l'imbarcazione, mentre 5 degli occupanti hanno raggiunto a nuoto la costa. Verranno trasferiti tutti nel centro di Isola Capo Rizzuto, ormai quasi al collasso, dove dovranno seguire la quarantena.

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