Uccide la moglie in Francia e viene arrestato in Italia

Aveva ucciso con calci e pugni la sua compagna e poi era fuggito oltre confine. Almeno due gli errori che hanno portato al suo arresto di giovedì scorso

Uccide la moglie in Francia e viene arrestato in Italia

E’ stato arrestato nel nostro Paese un presunto omicida residente in Francia. L’uomo, nell'aprile scorso, avrebbe ucciso con calci e pugni la sua donna, Valerie Kelemen, 50enne residente a Melun, cittadina a una cinquantina di chilometri da Parigi. Secondo le indagini condotte dalla gendarmerie francese era stato l’uomo, un 40enne di origini turche, a massacrare la vittima il giorno precedente al ritrovamento. Alla base della furia omicida ci sarebbero stati motivi di gelosia. Immediatamente l’omicida aveva fatto perdere le proprie tracce cercando di fuggire oltre confine.

Da quanto scoperto dai poliziotti francesi il suo intento sarebbe stato quello di raggiungere la Turchia. Il 10 maggio è stato emesso un mandato di arresto europeo nei suoi confronti. Dopo soli quattro giorni il Tribunal de Grand Istance de Melun ha emanato un ordine europeo di indagine penale. La Squadra Mobile della Questura di Milano, coordinata dal dirigente Lorenzo Bucossi, ha ricevuto la delega dal pubblico ministero Sergio Spadaro. Almeno due errori quelli commessi dal ricercato che hanno portato al suo arresto. Il primo è stato quello di creare un profilo facebook, forse con l’intenzione di trovare aiuto e appoggio di altri contatti, con un Ip pubblico italiano. La Polizia è quindi riuscita a scovare la città da cui l’uomo si collegava a internet, Como.

Il secondo errore che ha fatto è stato invece quello di recarsi giovedì scorso, 23 maggio, a pranzo nella struttura cittadina della Caritas, sita in via Tatti. A quel punto per lui sono scattate le manette.

Le indagini degli agenti proseguono per capire se l’omicida avesse contatti nella zona, dove tra l’altro sarebbe presente una comunità Turca di una certa importanza. Quasi sicuramente l’Italia era stata scelta solo per poter fare ritorno nel suo Paese d’origine.

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